La Juventus alza la sua 15° Coppa Italia. Atalanta stesa da Vlahovic
Dopo lo scudetto, la stagione calcistica italiana 2023-2024 assegna anche la Coppa Italia. Nella finalissima dello stadio Olimpico di Roma, la Juventus di Massimiliano Allegri batte 1-0 l’Atalanta dei miracoli e alza al cielo il trofeo. E così la Vecchia Signora mette in bacheca la 15esima Coppa Italia della sua storia; mentre, il tanto criticato Allegri diventa il primo allenatore a vincere questa Coppa per 5 volte. Uno straordinario pokerissimo per Max. Uomo-partita: Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo è letteralmente incontenibile e segna il gol vittoria dopo soli 4 minuti di gioco.
Il lampo iniziale del 24enne attaccante juventino. Cambiaso improvvisa un lancio in profondità per Vlahovic, Hien buca lasciando un’autostrada all’avversario. Il numero 9 bianconero controlla e batte il portiere nerazzurro Carnesecchi con un destro sul primo palo. Un gol da bomber vero. Ma Hien cosa voleva fare? Anticipare Vlahovic o provare a metterlo in fuorigioco? Non è dato sapere. L’errore del 25enne difensore svedese resta grave soprattutto perchè decide il match.
Una gran bella soddisfazione per Madama e per Allegri che mandano in archivio un triennio davvero difficile. Un triennio caotico vissuto tra inchieste penali e sportive, penalizzazione in classifica ed esclusione dalle Coppe Europee. Soprattutto, tre anni senza trionfi. Anomalia storica per un club come la Juventus in cui vige il motto: “Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta”.
Per Allegri peraltro questa vittoria ha un sapore particolare. Un sapore di rivincita alla luce delle tante critiche, del perenne hashtag #allegriout sui social e del fatto che a giugno andrà via perchè la società e il ds Giuntoli hanno deciso di sostituirlo con Thiago Motta che quest’anno ha fatto un’impresa: portare il Bologna in Champions League. Però, Max rimane un tecnico vincente: 5 scudetti (vinti consecutivamente) e 5 Coppe Italia. Aggiungiamo due sfortunate finali di Coppa Campioni perse contro due corazzate come il Barcellona di Messi e il Real Madrid di Cristiano Ronaldo. Perchè nel calcio è più difficile vincere che giocare bene, e Allegri si conferma un vincente.
Le mosse dei due tecnici. In casa Atalanta, niente Scalvini dal primo minuto: Gasperini sposta De Roon marcatore. Al fianco di Ederson in mezzo al campo c’è Pasalic, mentre davanti Koopmeiners, Lookman e De Ketelaere formano il terzetto diabolico che lascia i dirimpettai senza punti di riferimento. Una scelta obbligata alla luce della squalifica di Scamacca. Max Allegri, invece, conferma le indiscrezioni della vigilia: Danilo c’è, Nicolussi Caviglia fa il regista e in attacco spazio alla coppia Chiesa-Vlahovic.
Le altre emozioni sul taccuino della partita e lo show finale di Allegri. A parte il gol di Vlahovic, nel primo tempo accade poco o nulla. La gara s’infiamma nella ripresa con la Dea in pressing, ma è la Juventus a raddoppiare. Minuto 72, Vlahovic segna di testa, però dopo tre minuti di festeggiamenti juventini e disperazione bergamasca, il Var annulla per un fuorigioco millimetrico. La solita oscenità da moviola in campo. Seguono: un palo di Lookman, una traversa di Miretti e un paio di rigori reclamati dai bianconeri. A tal proposito, lo show finale è tutto di Allegri che s’infuria platealmente per il pessimo arbitraggio del mediocre Maresca. Max, come a volte gli capita di fare, è una belva che si spoglia in stile Hulk. Una scena applaudita dai tifosi bianconeri, ma che ha divertito un po’ tutti.