Primo Gran Premio di F1: prosegue in sultanato di Hamilton in Bahrein

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La Formula 1 riparte dal Bahrein. Sul circuito notturno di Sakhir è Hamilton a trionfare davanti a Verstappen e Bottas. Vittoria sofferta ma meritata dell’inglese della Mercedes che fa tutto bene, tranne una piccola sbavatura negli ultimi giri, dove la pressione dell’olandese si fa sentire e lui va lungo in curva perdendo qualche secondo di vantaggio.

Verstappen si fa sotto e dalla scuderia Mercedes i tecnici avvertono il sultano Lewis che quella negli specchietti è la Red Bull, ma il britannico impassibile risponde: “lasciatemi solo con lui!”.

La tensione è tutta concentrata nelle prime due posizioni, per capire se Max Verstappen e la sua Red Bull, potranno quest’anno essere validi contendenti per il regno di Lewis Hamilton con i suoi sette titoli mondiali.

Al giro 53 la missione sembra possibile con Verstappen autore di un grande sorpasso su Hamilton, ma l’entusiasmo dura poco perché il reuccio si riprende subito la prima posizione al giro n.54. Verstappen infatti ha ridato la posizione all’inglese per aver effettuato il sorpasso oltre il tracciato.

Un po’ deluso per il suo terzo posto il finlandese Valtteri Bottas alla guida dell’altra Mercedes, penalizzato in parte da un pit-stop troppo lento.

Ferrari ancora lontane, nonostante le buone premesse della vigilia e la seconda fila conquistata da Charles Leclerc nelle qualifiche. Il monegasco chiude sesto alle spalle di Norris e di un ottimo Perez partito dalla pit-lane. Ottavo Carlos Sainz al suo esordio in Ferrari.

Brivido al giro n.45 con Ocon e Vettel che si tamponano, in una scena simile all’incidente di Silverstone.

Buona prestazione per Fernando Alonso, al suo rientro in F1 con l’Alpine, nonostante il ritiro per motivi tecnici una volta rientrato ai box.

L’ultimo ad entrare in zona punti è Yuki Tsunoda su Alpha Tauri, che ruba la posizione numero dieci a Kimi Raikkonen che se l’era guadagnata dopo due tocchi duri con Russel.

Dalla prima giornata di gara sembra dunque le  che Red Bull abbiano davvero un buon ritmo e si candidano ad insidiare la dittatura delle Mercedes in F1.