Serie A: curiosità e statistiche dopo il pareggio tra Cremonese e Udinese

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Con il “Monday Night” Cremonese-Udinese, va in archivio anche la settima giornata di Serie A. Allo stadio Zini finisce 1-1 tra grigiorossi e friulani. Padroni di casa subito in vantaggio grazie al colpo di testa di Terracciano dopo 4 minuti di gioco: il 22enne sfrutta bene un calcio di punizione battuto da Vandeputte. Il pareggio degli ospiti arriva nel secondo tempo al 51′ per merito di Zaniolo che, sempre di testa, ritrova la via della rete dopo tanto tempo. Prima partita da titolare con la maglia della Cremonese per l’ex Leicester Jamie Vardy che in pieno recupero sfiora il gol della vittoria. Il punto consente ai lombardi di restare al nono posto col Sassuolo. L’Udinese torna 12esima staccando la Lazio.

Campionato senza padrone: un campionato modesto, livellato verso il basso.
Adesso al comando c’è il Milan di Max Allegri che, non avendo l’impegno delle Coppe Europee, si candida seriamente per lo scudetto. Il Milan è un po’ il Napoli dell’anno scorso: campione grazie all’assenza di impegni infrasettimanali. Alle spalle del Diavolo, troviamo Roma, Napoli e Inter; cioè tre squadre che hanno già inanellato due sconfitte a testa. Curiosità: i giallorossi di Gasp e i nerazzurri di Chivu finora non hanno mai pareggiato. L’Inter ha il miglior attacco con 18 gol, la Roma la miglior difesa con 3 reti incassate; i capitolini, però, segnano col contagocce, appena 7 gol.

Le altre: Bologna e Como in zona Europa, prima sconfitta per la Juventus. Dopo un inizio difficile i felsinei di Vincenzo Italiano hanno cominciato a correre scalando posizioni anche grazie ai sigilli di Orsolini, capocannoniere del torneo con 5 reti. Sempre meglio il Como di Fabregas grazie ai numerosi talentini presenti in rosa. Crisi d’identità per la Juve di Tudor che proprio in casa dei terribili lariani cade per la prima volta. Pertanto, dopo 7 turni, solo l’Atalanta di Juric è imbattuta. Mentre, la Lazio di Sarri non riesce a decollare. A proposito di allenatori: rischia grosso Stefano Pioli. La sua Fiorentina è in piena zona retrocessione: terzultima con soli tre punti e senza vittorie come Genoa e Pisa.