Partitissima Inter-Juventus, Conte e Sarri: “Non sarà decisiva per lo scudetto”

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Si avvicina a grandi passi l’atteso “Derby d’Italia” valido per la 7° giornata di Serie A: Inter-Juventus, la sfida tra le prime due della classe. Nella conferenza stampa della vigilia Antonio Conte, però, non vuole sentir parlare di partita scudetto e dichiara: “Ci saranno altre 31 partite. Noi siamo solo all’inizio del nostro percorso, la Juventus è una squadra già fatta, con campioni che in carriera hanno già vinto tutto e hanno accumulato grande esperienza internazionale”. Inevitabile poi la domanda sulle condizioni di Lukaku, assente a Barcellona: “Romelu giocherà se darà le garanzie necessarie”. Conte ha toccato inoltre il tema della petizione per togliere la sua stella dall’Allianz Stadium per la scelta di accettare la panchina della rivale di sempre: “Un’iniziativa ignorante e stupida. So che Andrea Agnelli mi ha difeso, ma non avrebbe dovuto commentare: bisogna evitare di dare peso a persone che non meritano neppure di essere chiamate tifosi”. Ora la parola passa al campo, c’è curiosità per vedere come i tifosi juventini presenti domani al Meazza accoglieranno il loro ex tecnico. Fischi, applausi o indifferenza?

Sponda Juve, la conferenza di Sarri. Come Conte, anche il tecnico bianconero davanti ai cronisti raffredda la vigilia di Inter-Juventus: “Quanto conterà per lo scudetto? Un numero vicino allo zero, ci saranno 31 partite dopo. Io nel 2015, quando la Juve era a 10 punti dalla prima, risposi che era la grande favorita. I giornalisti ridevano, ma alla fine vinse. La classifica non si può sistemare a inizio ottobre. Che succederebbe se andassimo a meno 5? Se una classifica a inizio ottobre ci crea un impatto psicologico, vuol dire che psicologicamente non siamo pronti per fare grandi cose”. Sarri poi ha fatto i complimenti alla capolista: “Non penso ci possa essere una favorita. L’Inter è una squadra forte, in salute, pericolosissima, lo ha dimostrato anche a Barcellona. Una squadra che quando prende in mano la partita è pericolosa e quando non ce l’ha in mano sa essere pericolosa ripartendo”. Resta pertanto sullo sfondo il duello con il suo collega nerazzurro: “Io nelle partite non riesco a pensare all’allenatore. Conte è un grande tecnico, lo hanno dimostrato i risultati ottenuti anche con club diversi. È un allenatore forte e lo sta dimostrando anche ora. Se poi voi vedete Sarri contro Conte, io non riesco a capirvi. Domani ci sarà una partita bellissima, che è Inter-Juventus”. Fischio d’inizio a San Siro alle 20.45