Daniele Binaghi, quando la passione per il viaggio diventa una professione

A volte la passione per i viaggi crea dipendenza, quando si parte è difficile fermarsi perché viaggiare fa vivere esperienze, emozioni e sensazioni indimenticabili.

Lo sa bene Daniele Binaghi – di Castegnero, accompagnatore turistico e guida ambientale escursionistica – che ha viaggiato in ben 86 nazioni nel mondo. Ospite di Radio Eco Vicentino, racconta come ha scelto di dare una svolta alla sua vita lasciando il lavoro di programmatore informatico e partire per un viaggio senza meta: “Ero stanco di guardare il solito monitor, ho preso un biglietto aereo per il giro del mondo e sono partito: sono stato due anni e mezzo senza tornare a casa” racconta.

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Playa Balandra Baja California (foto Daniele Binaghi)

Il biglietto di Daniele era speciale: durava un anno e pagando una quota fissa poteva scegliere le tratte e cambiare le date in base alle proprie necessità. Unico obbligo: volare sempre nella stessa direzione: “Io sono andato verso est cosi ho guadagnato un giorno; ho fatto il Natale alle Fiji e il giorno dopo ho rifatto il Natale alle Isole Cook” spiega. Un viaggio lunghissimo che lo ha portato a Singapore, Hong Kong, Giappone, Indonesia, Australia, Nuova Zelanda, Isole Fiji e Cook, Polinesia Francese, Isola di Pasqua e infine tutto il Sud America.
Il viaggio non è però solamente divertimento: bisogna mettere in conto la possibilità di andare incontro a qualche disavventura. “Mi sono trovato ad Adelaide in Australia nel pieno dell’inverno con molto freddo e piogge continue che non avevo previsto – racconta Binaghi – e mi è capitato anche di subire una rapina in una spiaggia dell’Ecuador, mentre in Egitto sono stato portato in una caserma dell’esercito al tempo della rivoluzione del 2011”.

 

Parco nazionale Torres del Paine (Cile). Foto Daniele Binaghi

Oggi Daniele, che è anche un esperantista, è un accompagnatore turistico ed è appena rientrato da una serie di tour in America Latina durata oltre cinque mesi, dalla Patagonia al Cile, all’Argentina e infine al Messico: “Questa volta ho avuto la possibilità di visitare altre zone come la  penisola della Bassa California, il canyon del Rame, dove passa il treno El Chepe  lungo uno dei più panoramici percorsi ferroviari del mondo”.
Per diventare una guida turistica serve disponibilità, pazienza e voglia di imparare le lingue (ne parla ben sei), nonché una buona dose di curiosità e trasmettere passione a chi ti ascolta: “Io mi definisco un raccontastorie, e attraverso i racconti cerco di fare capire i luoghi e le culture alle persone che porto in viaggio con me”.

Il treno El Chepe, in Messico (foto Daniele Binaghi)

Un viaggio particolarmente caro a Daniele è stato quello in Uganda: “Ho visitato diversi  parchi naturali ma l’esperienza più affascinante è stata l’incontro con i gorilla nella foresta. Stando alla dovuta distanza ho potuto osservarli e ho visto delle cose incredibili: per esempio, una mamma richiama il suo cucciolo che sta giocando per allattarlo e quando inizia a nutrirlo ci volta le spalle, in modo da avere un po’ di privacy. E’ stato un gesto così umano che ci ha lasciati senza parole, è stata un’esperienza fantastica”.  Daniele nei suoi viaggi ha visitato anche dieci parchi statunitensi: “Consiglio di visitare il parco nazionale del Bryce Canyon non lontano da Las Vegas, dove ci sono degli incredibili pinnacoli rocciosi e il Canyon Antelope in Arizona, con le sue rocce colorare di fantastici colori”.
Nonostante i numerosi viaggi Daniele ha ancora delle mete che non è mai riuscito a visitare. Il suo sogno è quello di poter esplorare l’Antartide e di andare in Africa per osservare la migrazione degli animali.
Per rimanere aggiornati sui viaggi di Daniele Binaghi si può seguire il suo profilo Facebook. Su Ecovicentino.it è presente il racconto del suo viaggio sulla Via della Seta.

Andrea Falcone