Running For Rangers. Le nostre interviste esclusive – Francesco Rigodanza

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Vi avevamo parlato nelle scorse settimane dell’iniziativa di un gruppo di ultrarunner vicentini che ad agosto andranno in Kenya per correre una gara benefica di 230 chilometri. Un’iniziativa, Running For Rangers, di cui siamo fieramente media partner.
Proseguiamo il giro di interviste ai quattro ragazzi che correranno questa gara estrema, cercando di capire le motivazioni che li hanno portati a partecipare.

Intanto vi ricordiamo come donare e contribuire al progetto:
Si può fare una donazione al seguente link → https://www.gofundme.com/running-for-ranger-italia. Si tratta di una piattaforma online certificata e totalmente sicura, usata per raccogliere fondi per le esigenze più disparate.

Oggi è il turno di Francesco Rigodanza

Quali sono le tue personali motivazioni per aderire ad un progetto simile di sport e solidarietà? Non stiamo parlando di poca cosa, correre 230 chilometri nella savana keniana.
Per quanto può sembrare strano fare 230 km nella savana vivendo per 5-6 giorni con il minimo indispensabile lo trovo molto liberatorio. E’ un controsenso ma vado in Kenya per ricaricare le batterie.

Sicuramente avrai approfondito la conoscenza del tema bracconaggio in Kenya durante gli ultimi mesi. Che idea ti sei fatto? L’opinione pubblica europea è sufficientemente sensibile?
Per noi da distante sembra tutto semplice: ci sono gli animali del Re Leone da salvare da dei cacciatori brutti e cattivi. Quando poi approfondisci scopri che è un po’ più complicato: se vivi in miseria il confine tra giusto e sbagliato si fa più labile e i gesti per cercare cibo e
soldi sempre più disperati, con la conseguenza che il lavoro dei Rangers è più rischioso di quello che si pensa.

Che tipo di preparazione atletica e mentale stai seguendo? In Africa 
troverete delle condizioni climatiche a cui probabilmente non siete abituati.
Dopo aver corso a Padova alle 5 di pomeriggio con 33° C e la nebbia penso che in mezzo alla savana avrò freddo. Per il resto parto sapendo di essere assolutamente impreparato, che per esperienza mi porta sempre bene.

Quale messaggio ti senti di lanciare a tutti coloro che attraverso il nostro portale seguiranno la vostra avventura?
Mi dispiace ma vi parlerò di aneddoti sul Kenya per i prossimi 6 mesi.