Victoria Karam e il progetto “Volti Italiani”: “Diamo voce alle storie di chi non ha la cittadinanza”

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I suoi natali vanno ricercati in quel di Salerno. Ma in 29 anni è stata anche a Bassano, Vicenza, Bologna e Berlino (senza dimenticare una parentesi spagnola). È approdata, infine, a Bruxelles, dove attualmente lavora come assistente dell’europarlamentare Annalisa Corrado. Quella appena riassunta per sommi capi è la biografia di Victoria Karam, ragazza italo-brasiliana che, come tanti altri giovani dal background migratorio, ha dovuto fare i conti con gli ostacoli presenti sulla strada per l’ottenimento della cittadinanza. Da qui la scelta di avviare un progetto social, “Volti Italiani“, destinato non solo a raccontare le loro storie. Ma anche, soprattutto, a combattere la paura del diverso.

“Mi piace molto sentirmi italo-brasiliana – racconta Victoria ai microfoni di Radio Eco Vicentino -. Sono molto orgogliosa di dire che sono brasiliana e che la mia famiglia vive in Brasile”. D’altra parte però, aggiunge, “sono nata e cresciuta in Italia, quindi mi sento italiana”. Un senso di appartenenza che tuttavia, come si è detto, non le ha risparmiato le difficoltà di chi, come lei, ha dovuto richiedere la cittadinanza pur essendo nato sul suolo italiano. “Se nasci in Italia – spiega – devi aspettare di compiere diciotto anni per presentare la richiesta. Compiuta la maggiore età, si ha un anno di tempo a disposizione per avanzarla. Se non lo si fa entro questa scadenza, bisogna ripresentare la richiesta tramite altri percorsi”.

“Io non sapevo di tutto questo – continua Victoria nella chiacchierata con Mariagrazia Bonollo e Gianni Manuel per la rubrica “Parlami di Te” -. Ho richiesto la cittadinanza a 19 anni, per poi doverne aspettare tre. Sono diventata cittadina italiana all’età di 22 anni”. Un’esperienza che l’ha segnata in modo indelebile: “Mi sento italiana fin da bambina. Tutte le esperienze significative le ho fatte qui in Italia”. Ed è per questo motivo che ha dato vita a “Volti Italiani”: “È un progetto nato dalla mia storia e dalla voglia di fare rete con altri ragazzi e ragazze per parlare di cittadinanza”.

“Credo che le nostre storie – prosegue la giovane italo-brasiliana – siano il modo più efficace per far superare la paura del diverso. Vogliamo mostrare alle persone i racconti di vita normalissima di ragazzi e ragazze che in Italia ci crescono”. Un’iniziativa in forma di pagina Instragram, la quale, spiega Victoria, “pubblica le foto di ragazze e ragazzi con background migratorio, la cui storia viene poi raccontata in uno spazio di 500 caratteri. È un modo per far passare un messaggio di inclusione e normalità. Mostrare alla gente, a colpo d’occhio, come queste vite facciano parte della nostra società da tanti anni. Quello che cerchiamo di fare è smentire le tante fake news diffuse per aumentare la paura sul tema della cittadinanza. E credo che ci stiamo riuscendo”.

Un progetto, quello di “Volti Italiani”, più vivo che mai: “Continueremo ad andare in quante più città possibili per parlarne – assicura Victoria -. Il momento è propizio, il recente referendum ci ha dato la possibilità di farlo conoscere”. Quella dell’attivista italo-brasiliana è una grinta motivata dagli spiragli che sembrano aprirsi in Italia in merito alla cittadinanza: “Prima del referendum eravamo in pochi a spenderci sul tema. Adesso, invece, sappiamo che ci sono quasi 10 milioni di italiani che si sono espressi a favore della modifica dei requisiti per ottenerla”. Victoria ne è convinta: “L’eredità di questo referendum è molto importante. Dimostra che esiste un’Italia che non ha diritto di voto. E noi continueremo a parlarne il più possibile”.

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