Alta Via della Grande Guerra, segati i tornelli: “I bikers stanno distruggendo tutto”

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“Hanno segato i tornelli per passare con le moto e non è la prima volta: senza contare i danni al sentiero”. Sono queste le parole amareggiate di Manuel Grotto, volontario e appassionato di storia, rilevando l’ennesimo sfregio lungo la strada degli Alpini, nel comune di Arsiero.

Secondo quanto ricostruito anche grazie a preziose testimonianze, a rendersi responsabili di questi danneggiamenti ripetuti, sarebbero un gruppo di motociclisti invogliati dalla strada sterrata in quota purtroppo “scambiata” per un percorso adatto al trial: “Dopo aver trovato i tornelli ad occludere il passaggio – spiega Grotto che è anche impegnato con altri volontari in attività di recupero sul Cimone – sono tornati una seconda volta, sempre con targhe camuffate, armati di mola a disco nello zaino. Un danno doppio: le ruote dei motocicli, tra frenate e acrobazie, creano un solco che diventa via preferenziale per l’acqua che, di conseguenza, erode il sentiero dissestandolo”. E non un sentiero qualsiasi: parliamo di un percorso realizzato nel 1909 da reparti delle truppe alpine sul versante occidentale del monte Cimone e inserito nell’Alta Via della Grande Guerra, progetto di coesione e promozione della montagna vicentina con l’obiettivo di raccontare e divulgare i drammatici eventi accaduti sulle cime vicentine durante il Primo Conflitto Mondiale.

Parole di condanna anche dalla sindaca del paese che ospita quel tratto di Alta Via che ora – ammettono gli addetti ai lavori – dovrà essere ripristinato con fondi che non ci sono: “Oltre ai danni – argomenta Cristina Meneghini, prima cittadina di Arsiero – mi preoccupano anche i rischi legati alla sicurezza. Parliamo di passaggi particolarmente stretti, inadatti se non ad un accorto passaggio di persone a piedi: spiace poi che questi atteggiamenti, rechino danno a chi la moto la usa con testa. E con quel buonsenso, requisito minimo per capire he il patrimonio che è stato valorizzato lassù, è un bene di tutti”.

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