Arsiero e Tonezza, Barbarano e Mossano: al voto il 17 dicembre per le fusioni

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Panorama di Arsiero (foto Facebook InfoArsiero)

Conto alla rovescia per la nascita di due nuovi Comuni vicentini. E per l’archiviazione di altri quattro: sono in vista i tentativi di fusione fra i municipi di Barbarano Vicentino e Mossano e di Arsiero e Tonezza. La Regione Veneto ha approvato i referendum consultivi per l’unione fra i vari enti locali: si svolgeranno il 17 dicembre.

In caso di approvazione, nel Basso Vicentino il nuovo Comune verrà denominato “Barbarano Mossano”, nell’Alto Vicentino invece nascerà “Arsiero Tonezza”. Il voto potrà essere espresso dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 17 dicembre su un quesito referendario che chiede se si è favorevoli o no alla fusione. In caso di vittoria dei sì e a conclusione dell’intero iter il consiglio regionale procederà ad approvare le leggi di istituzioni dei nuovi comuni.

Nel caso di Arsiero e Tonezza, la fusione è sostenuta dai rispettivi sindaci Tiziana Occhino e Diego Dalla Via (nei due paesi comunque si sono levate anche voci contrarie). Uno studio di fattibilità finanziato con il contributo della Regione Veneto ha permesso di evidenziare i benefici organizzativi ed economici, stimando in quasi 5 milioni di euro la contribuzione straordinaria in arrivo da Stato e Regione. In questo periodo di continui tagli ai bilanci, secondo i promotori dell’unione, ciò permetterebbe di tornare ad investire in opere pubbliche e servizi nonché di attuare misure di sostegno all’economia locale.

“La giunta regionale – osserva il vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin – ha voluto dare un segnale importante fissando la data delle consultazioni referendarie per dar modo ai cittadini interessati di potersi esprimere. La Regione prosegue nel percorso che la vede impegnata per la razionalizzazione e l’efficientamento delle pubbliche amministrazioni, camminando sempre a fianco delle autonomie locali con sinergie che in termini concreti vanno dal supporto amministrativo e legislativo, alla formazione e al finanziamento di questi processi di cambiamento dell’assetto del territorio”.