Elezioni a Breganze, ricorso al Consiglio di Stato. Campana: “Tuteliamo chi ci ha votato”

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Non è ancora detta la parola fine sulla vicenda delle elezioni amministrative 2018 a Breganze. A qualche settimana di distanza dalla sentenza del Tar del Veneto che ha destituito la sindaca in carica, Piera Campana, e ha assegnato la vittoria al candidato di Rinnovamento per Breganze-Lega, Manuel Xausa, la lista dell’ex sindaco, Breganze Attiva, ha deciso infatti di andare fino in fondo ai gradi di giudizio, presentando ricorso al Consiglio di Stato.

“Non è stata una scelta facile – spiega Piera Campana – perché, come abbiamo detto fin da subito, al primo posto per noi c’è il bene di Breganze: abbiamo voluto riflettere a lungo, prendendo una decisione corale con tutto il gruppo di Breganze Attiva, perché vedevamo il rischio di esporre il paese ad altri mesi di instabilità. Non potevamo però accettare che passasse come vera l’idea che una parte dei cittadini abbiano votato per noi per dinamiche clientelari o di voto organizzato”.

“La nostra non è una scelta dettata dallo spirito di rivalsa – aggiunge la lista Breganze Attiva in un comunicato – ma dalla volontà di difendere la dignità nostra e di chi aveva scelto di darci il voto. Sappiamo in coscienza che chi ci ha votato lo ha fatto liberamente perché voleva supportare il nostro progetto amministrativo, per cui sentiamo forte la necessità di tutelare un risultato elettorale che ha visto i breganzesi esprimersi in maggioranza per Piera Campana sindaco. A portarci a questa decisione è stato il supporto di tantissime persone che in queste settimane ci hanno scritto e chiamato per farci sentire il loro sostegno: abbiamo vissuto l’impegno amministrativo come un percorso collettivo, da vivere fianco a fianco con i cittadini. Lo stessa cosa vogliamo farla con questo ricorso, lanciando una sottoscrizione pubblica per dare a tutti coloro che vogliono, la possibilità di darci una mano anche con un contributo simbolico”.

Campana era stata confermata sindaco nel 2018 con soli 5 voti in più rispetto al suo avversario della Lega. Scontato quindi il ricorso che ha portato alla verifica dell’assegnazione delle preferenze, affidata dal Tar alla Prefettura di Vicenza. Con sentenza del 22 aprile, il Tar aveva accolto quindi il ricorso di Xausa e della Lega, invalidando 56 schede con voti assegnati a Campana. Le schede contestate riportavano voti persone non candidate ma indicate durante la campagna elettorale come assessori esterni di una futura giunta Campana. Da una parte, Breganze Attiva sostiene che l’intenzione di voto di quegli elettori fosse chiara, dall’altra la Lega contestava la riconoscibilità del voto. Il Tar ha accolto, appunto, per 56 voti, quest’ultima tesi che ipotizzava un sospetto di voto clientelare. Ora, col nuovo ricorso, la palla passa al Consiglio di Stato.