Testimone di simpatia e inclusione: Maria Lucia Simonato lascia il mondo della scuola

Non va ancora in pensione ma lascia il mondo della scuola Maria Lucia Simonato, che in 25 anni è diventata un volto noto nel mondo della scuola di Breganze, dove dal 1997 ha lavorato come aiuto bidella all’interno di un progetto del Servizio Integrazione Lavorativa (Silas) dell’Ulss.
Intorno a lei gratitudine e commozione e tanto affetto da generazioni di studenti, che all’asilo, alle medie e al comprensivo hanno avuto a che fare con una “aiuto bidella”, come lei ama farsi chiamare, originale e unica.
E’ una storia di integrazione e umanità quella che ha segnato il suo percorso lavorativo a oggi, e che l’amministrazione comunale di Breganze, il Silas e i familiari di Maria Lucia hanno festeggiato con lei mercoledì scorso insieme ad Andrea Rizzi del Silas e all’assessore Riccardo Panozzo, che hanno testimoniato l’importanza del lavoro svolto per i diritti delle persone diversamente abili.

A ottobre 1997, attraverso il Servizio Integrazione Lavorativa dell’Ulss, Maria Lucia Simonato iniziava a titolo sperimentale il suo inserimento lavorativo protetto. Classe 1978, Maria Lucia è affetta dalla sindrome di Down ed il suo inizio nel mondo del lavoro fu nelle le scuole elementari di Breganze come ausilio al personale Ata. Un’esperienza proseguita per più di 25 anni, trascorsi all’insegna dell’integrazione, passando tra i vari plessi dell’istituto comprensivo Laverda-Milani, dall’asilo alle medie, che hanno reso Lucia un volto noto e ben voluto da intere generazioni di studenti, ma anche elemento di arricchimento educativo per la comunità.


Durante la festa, i familiari di Lucia hanno colto l’occasione per esprimere la loro gratitudine alle istituzioni e al personale scolastico, passato e presente, che ha dedicato tempo e impegno per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità. I nomi di Luisa, Mari, Rita, Grazia, Bruno e Giuseppe sono stati citati come simboli di un impegno collettivo che ha reso possibile un percorso di inclusione lavorativa.

Il saluto a Lucia e la festa in suo onore sono stati anche il momento, come sottolineato dalle professoresse Sabrina Rizzato e Giulia Brian, “per riconoscere il valore aggiunto che Maria Lucia Simonato ha saputo portare in termini di simpatia e umanità, testimone di un percorso concreto di inclusione lavorativa con indubbie e molteplici ricadute positive sull’intera comunità educativa ed educante”.
Emozionata e felice la Lucia Simonato, la cui festa si è trasformata in un momento di riflessione, evidenziando quanto sia importante che storie come la sua diventino la norma, piuttosto che un’eccezione. La speranza è che le future generazioni di studenti possano continuare a dimostrare una sensibilità e un’educazione superiori rispetto al passato, contribuendo a un mondo più inclusivo e umano.
Ora, Lucia lascia il mondo della scuola per ambiti idonei alle sue nuove fragilità.

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