Piazza in fiore grazie ai gerani riprodotti in serra: “Così abbiamo riscoperto i giardini pensili dei Salesiani”


C’è poco da fare: una piazza in fiore regala qualcosa in più anche a scorci di paesi già suggestivi di suo. E se quei fiori, apparsi da qualche giorno a far bella mostra di sè in Piazza Dante a Caltrano, oltre che gradevoli, hanno anche il merito di raccontare una storia fatta di impegno e passione, la bellezza raddoppia. Succede grazie alle studentesse e agli studenti della Scuola della Formazione Professionale “Don Bosco” di Schio.
Un’idea nata grazie alla sinergia tra il comune ai piedi del Monte Paù e l’istituto scolastico scledense che, forte della spinta a valorizzare le partnership esterne promossa dalla dirigente scolastica Mita Cervo e dalla responsabile del settore agronomico, la professoressa Chiara Perin, ha portato il lavoro di tutta una stagione a decorare il centro di Caltrano con l’ausilio di tecniche consolidate oltre che di paziente ricerca e cura quotidiana: “La propagazione delle piante ornamentali – spiega Andrea Zenari, professore di laboratorio – è una delle materie che i ragazzi studiano nella nostra scuola e praticano nel laboratorio di moltiplicazione. Gli studenti, durante l’anno scolastico, si esercitano con diverse piante officinali quali lavanda, rosmarino, menta: lo scorso anno inoltre, con la realizzazione della nuova serra termodinamica, abbiamo potuto ampliare le nostre attività di studio e di pratica. In particolare, durante l’inverno, ci siamo concentrati applicandoci nella riproduzione, a mezzo talea, dei gerani che i Salesiani custodivano nei loro giardini pensili. Raccogliendo le gemme apicali delle matricine, mese dopo mese, le abbiamo fatte radicare nel terriccio. Si tratta di giovani piantine per le quali i ragazzi hanno ormai acquisito una certa padronanza delle tecniche e che, con sapiente abilità, riproducono ora in centinaia di esemplari”.
Esemplari che – auspicano dall’istituto – possano arrivare a colorare tante altre piazze vicentine: “Quello che abbiamo scelto di fare con il sindaco Alberto Dal Santo – chiosa non senza soddisfazione Zenari – confidiamo vivamente che venga emulato anche da altri colleghi amministratori: un modo per portare i lavori dei ragazzi nelle piazze e farli conoscere alla cittadinanza. Un fiore, oltre che rappresentare colore e vivacità tipica anche dei ragazzi, è simbolo di vita e di pace e questo è il messaggio che i nostri studenti vogliono lanciare. Oggi più che mai”.