Capannoni sfitti, il futuro è nel welfare: ricerca di Confindustria a Thiene

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Uno scorcio della zona industriale di Thiene (da Google Street View)

Una ricerca per “sondare” quali opportunità le zone industriali, in parte svuotate, offrono per creare servizi a sostegno delle famiglie e delle persone che ci lavorano. E’ questo l’obiettivo di uno studio, promosso da Confindustria Vicenza con il contributo della Camera di Commercio di Vicenza, che coinvolge, fra diversi Comuni-campione, anche Thiene.

La ricerca “Aree produttive e welfare aziendale” ha permesso di censire le aree produttive con una superficie maggiore di 50 mila metri quadrati presenti nella provincia di Vicenza e la loro georeferenziazione su mappa, la geolocalizzazione dei servizi alla persona (salute, salva tempo, conciliazione vita-lavoro, ristorazione, svago) presenti nelle aree produttive e adiacenti in un raggio di un chilometro e mezzo, la geolocalizzazione delle infrastrutture per la mobilità (strade, piste ciclabili, rete ferroviaria) e dei relativi servizi (fermate e linee del trasporto pubblico locale su gomma e su ferro).

Sono state due le “aree campione” individuate: Arzignano e Thiene. Rispetto ad esse, l’obiettivo è rilevare, oltre ai bisogni delle imprese, le necessità dei dipendenti che vi operano, in termini di servizi (di conciliazione vita-lavoro, del tempo libero, per la salute, e altro) e di accessibilità-mobilità, per poi definire azioni alla riconversione di un immobile per ciascuna delle aree campione, destinandolo ad ospitare i servizi maggiormente richiesti dai lavoratori del territorio.

In provincia di Vicenza esistono infatti oltre 1.300 aree produttive nelle quali sono stati stimati oltre 2.100 capannoni vuoti, immobili che richiederebbero un intervento di demolizione o di riconversione funzionale. Contemporaneamente, gli imprenditori sono sempre più consapevoli dell’importanza del benessere dei lavoratori quale fattore strategico collegato alla produttività stessa. In questo contesto, l’attivazione di servizi alla persona all’interno o nelle vicinanze delle aree produttive consente di ottimizzare i tempi di gestione della quotidianità per chi ci lavora (welfare aziendale) e di offrire opportunità di nuovi servizi anche per le famiglie e i residenti nelle aree limitrofe (welfare sociale), rendendo di conseguenza i luoghi della produzione più attrattivi per gli investitori (marketing territoriale).

«È compito di un’amministrazione comunale – commenta il sindaco thienese Giovanni Casarotto – programmare una politica di sviluppo del welfare sociale e di rigenerazione urbana, ma questo è possibile se si hanno a disposizione strumenti conoscitivi corretti ed adeguati. Ringrazio Confindustria per aver messo mano a questo studio e, in particolare, per aver scelto Thiene come una delle due realtà provinciali da prendere in esame per l’indagine».

Per Alberto Samperi, assessore al lavoro e impresa, «quello del rapporto tra riqualificazione delle aree produttive, servizi alla persona, benessere del lavoratore e produttività delle aziende è strategico perché consente di accrescere la qualità della vita e dare impulso all’economia. Abbiamo pubblicato il questionario sul sito del Comune e invito i lavoratori e i titolari di aziende e imprese delle zone industriali di Thiene a rispondere on line alle facili domande, promuovendo tra i dipendenti e colleghi l’iniziativa».

«In presenza di un tessuto produttivo – aggiunge Gaetano Marangoni, vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega alle strategie del territorio – costituito soprattutto da micro, piccole e medie imprese, il welfare aziendale, più che il risultato di iniziative individuali, può essere il frutto di progetti che vedano protagonisti, a fianco naturalmente dei singoli imprenditori, delle associazioni di categoria e delle istituzioni, cui compete il governo del territorio da un lato, le politiche sociali e di promozione economica dall’altro. Senza dimenticare che i progetti di welfare, laddove assumano una dimensione di area e non di singola azienda, oltre a costituire una moderna risposta alle aspettative dei lavoratori e degli stessi imprenditori, possono tradursi in un importante strumento di marketing territoriale, dando attrattività alla nostra provincia nella sempre più accesa competizione tra territori nel richiamare nuove iniziative imprenditoriali».

Il questionario pubblicato ha domande diversificate per titolari delle aziende e lavoratori e riguarda il grado di soddisfazione, problematiche e richieste relative a servizi, trasporti, accessibilità e così via. Il termine ultimo per partecipare all’iniziativa è il 1° marzo 2021.