Colbregonza sbaraglia le alternative. Ma l’affluenza al sondaggio è solo al 13%

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Per oltre tre potenziali “colbregonzesi” su cinque la scelta è fatta: il binomio Carrè-Chiuppano sarà da battezzare con il toponimo Colbregonza. Il 63% dei cittadini dei due comuni vicini di casa e vicinissimi alla fusione si è espresso così, anche se a partecipare al sondaggio congiunto indetto dalle due amministrazioni sono state solo 718 persone sulle circa cinque mila e 300 aventi diritto al voto consultivo. Vale a dire il 13,5% e spiccioli. Lo spoglio delle schede è avvenuto nella serata di ieri, sfornando un responso chiaro e condiviso dalle due comunità altovicentine.

Non vincolante in sede di decisione finale ma che i sindaci Davide Mattei e Giuseppe Panozzo hanno più volte dichiarato di accreditare come sostanziale prima scelta, rispettando la volontà popolare. Il suffragio ha indicato Colbregonza come denominazione più gradita, per la precisione (dato complessivo) da 447 futuri concittadini, ricordando che toccherà al referendum di fine anno decretare o meno la fusione. Dal paese più popoloso – Carrè – 284 preferenze, 163 invece i voti collezionati in terra chiuppanese. Traducendoli in percentuali, analogia quasi perfetta con il 63,53% da una parte e il 61,98% dall’altra a favore dell’opzione in testa agli indici di gradimento.

Le due alternative Bregonza e Carpàno risultano staccatissime sul “podio”, con appena 90 e 70 voti (anche qui dato associato), pari a 12,68% e 9,86%, con terzo gradino affollato visto che dallo spazio bianco riservato alle proposte jolly è spuntato fuori un diplomatico Carrè-Chiuppano – peraltro poco gradito agli amministratori pubblici – anch’esso con 70 preferenze valide. Sotto la dicitura “altri” la parte restante del malloppo di proposte, tra quelle più bizzarre e goliardiche a quelle campanilistiche, pari a meno del 5% del totale (appena 33) e pertanto non prese in considerazione.

A strappare qualche sorriso agli scrutatori i vari Chiuppè, Chiurrè, Ciupavicarrè e Carrèpiano, l’altisonante Impero delle Bregonze e i patriottici Carrè (e basta) da una parte e Chiuppano (idem) dall’altra. Preferenze effimere ai fini della consultazione ma comunque annotate e rese pubbliche dagli amministratori, impegnati ora in una fase di analisi e riflessione sul futuro vista l’oggettivamente scarsa affluenza alle urne, aperte per due settimane nei giorni sia feriali che festivi.

Scartate le possibili difficoltà di natura logistica, si parlerà di disinteresse da parte dei cittadini o di problematiche di comunicazione tra le parti? Più probabile la prima ipotesi, ma in ogni caso il cammino verso la fusione procederà secondo protocollo verso il varo del nuovo comune Colbregonza, composto da oltre sei mila abitanti, sempre referendum permettendo (da indire per dicembre 2018 salvo sorprese).