Effettuata l’autopsia sul corpo di Boubagura, salma ai familiari. C’è il nulla osta alla sepoltura

Soufine Boubagura in centro a Mason

L’esame autoptico sul corpo del 28enne Soufiane Boubagura disposto dalla Procura di Vicenza è stato effettuato venerdì e, quindi, il Tribunale berico ha concesso il nulla osta per la sepoltura del cittadino marocchino ucciso a colpi di pistola lunedì 24 aprile al confine tra Fara e Breganze.

A sparare come reso noto dagli inquirenti, oltre alla stessa vittima, furono un carabiniere e un agente di polizia locale, Alex Frusti, colpito a sua volta dai proiettili partiti da un’arma sottratta a un militare e tutt’ora ricoverato – in terapia intensiva – all’ospedale di Santorso. E’ fuori pericolo di vita e cosciente, in attesa dello scioglimento definitivo della prognosi una volta che sarà trasferito in un reparto di degenza.

Nello scontro a fuoco di lunedì scorso concluso con un morto, un ferito grave – uno dei due proiettili ha perforato un polmone a Frusti, passando a un centimetro dal cuore – e due indagati per omicidio come atto dovuto, rimane da chiarire la dinamica precisa dei fatti, in ogni caso ricostruiti all’indomani dagli inquirenti. L’autopsia eseguita nei giorni scorsi dal dott. Giovanni Cecchetto dell’Università di Padova dovrà rispondere a due quesiti principali: quali erano le condizioni psicofisiche di Boubagura in quel caotico giorno – in modo da verificare se avesse assunto sostanze stupefacenti o meno – e quali colpi abbiano provocato la morte del 28enne nordafricano e che risiedeva temporaneamente a Colceresa.

Prima del faccia a faccia con i militari dell’Arma, infatti, intervenuti anche con una pattuglia di polizia locale Nord Est Vicentino a supporto, il giovane era stato visto correre a piedi lungo la strada provinciale che attraversa Breganze. Secondo le testimonianze di alcuni cittadini con il volto insanguinato, e prima ancora (come dimostra un video finito in rete) aggrappato a un veicolo della nettezza urbana. Alla vista dei Carabinieri, poi, era andato in escandescenza. Da qui la colluttazione, con le conseguenze ormai note.