Sparatoria di Fara: indagato anche l’agente di polizia locale

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Lo scenario dell'episodio di cronaca, in via Crosara a Fara
L’iscrizione nel registro degli indagati, per i due rappresentanti delle forze dell’ordine, per la pubblico ministero titolare dell’inchiesta, Cristina Carunchio, sarebbe un atto dovuto. Il reato ipotizzato è quello di omicidio commesso per eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi.
Sale a tre poi, di conseguenza, il numero di pistole sequestrate: quella del vicebrigadiere, quella dell’appuntato scelto che era con lui (arma sottratta dallo stesso Boubagura e usata per colpire Frusti) e quella dello stesso agente della polizia locale. Sarebbero state una quindicina i colpi sparati da Boubagura. 

Nel frattempo proseguono le indagini della Digos e dei Ros dei carabinieri per verificare se Soufiane Boubagura fosse entrato in contatto con qualche gruppo islamico che lo avesse spinto a radicalizzarsi.