La madre gli stacca il wi-fi e lui la picchia. Arrestato per maltrattamenti 17enne recidivo

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La caserma dei carabinieri di Thiene

Ha gettato al vento anche quella seconda possibilità che la famiglia e la società gli avevano concesso. Rendendo un incubo la vita quotidiana di chi gli stava vicino, vale a dire la madre e la sorella maggiore. Fino a picchiarle con violenza, quando non “obbedivano” agli ordini di un ragazzino “distorto” da cattive frequentazioni, dopo averle minacciate a più riprese, fino a spedire al pronto soccorso chi 17 anni fa lo aveva messo al mondo, tornata a casa dopo il ricovero con 21 giorni di prognosi di guarigione per lei.

Con il corollario di una segnalazione automatica ai carabinieri, che per la sesta volta in pochi mesi si sono recati in un’abitazione di Thiene, dove vivono i tre – il padre, separato, è residente altrove – stavolta con il compito di arrestare quel minorenne troppo violento per poter godere ancora della libertà.

Troppo alto il rischio concreto che accadesse qualcosa di irreparabile, ora, vista l’escalation di consumo di droga e di uso sistematico e arbitrario della violenza da parte di un ragazzino o poco più, già al centro di episodi di cronaca a 15 anni. Membro di quella che due anni fa venne definita come baby gong, dedita a furtarelli e rapine ai danni di coetanei. Inverno del 2018 quando per la prima volta, insieme ad altri amici come lui nati in Italia, finì per la prima volta denunciato e infine affidato a una comunità di recupero per minori in Toscana. Un periodo di 8 mesi a cui è seguito, poi, la chance del riaffido alla propria famiglia che ha fatto quanto possibile per rieducare il ragazzo, ricaduto in “giri loschi” della Thiene del sottobosco, ricominciando a far uso di droghe.

Con gli effetti purtroppo già noto a tutti in tema di disagio giovanile, e la situazione sfuggita di mano di nuovo nonostante la buona volontà – come spiegano i militari della Compagnia di Thiene che da tempo seguono la vicenda – delle due donne di casa, che solo allo stremo delle forze hanno ceduto all’evidenza, presentando la denuncia dovuta per maltrattamenti. Questo dopo che, nell’ultimo fatto più cruento, il 17enne fuori di sè nei giorni scorsi ha menato le mani con violenza inaudita contro la madre, colpevole di avergli interrotto il segnale wireless per “punizione”. Botte senza freni, pugni e calci, ma anche danni a mobili e oggetti in casa, come reazione al torto subito. Un affronto imperdonabile, a quanto pare, per una giovane disconnesso dalla rete di aiuti che in tanti, in questi due anni, servizi sociali compresi, gli hanno offerto. Inutilmente.

Ora il giovane, dopo un passaggio nella caserma di via Lavarone dove sono state raccolte prove indiziare a suo carico, si trova in una casa di accoglienza di Treviso. Toccherà al Tribunale dei Minori di Venezia giudicarlo e decidere quali misure mettere in campo, sulla scorta del sostanziale fallimento di quelle attuate precedentemente. La madre, colpita e ferita alla testa e al viso, con ancora le tumefazioni per le botte subite, nel frattempo è tornata a casa con l’altra figlia.