Sp350, dopo la nuova frana si riapre a senso unico alternato: “Ci vorranno settimane”

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E’ stata riaperta giovedì con un senso unico alternato regolato da semaforo, la statale 350 di Folgaria e di Valdastico interrotta dallo scorso 31 marzo in seguito ad un doppio crollo di massi in località Buse, circa un chilometro più a monte rispetto agli eventi franosi di novembre e febbraio. Un primo segnale mentre prosegue un difficile monitoraggio dei versanti protagonisti di una lunga serie di criticità che dai primi giorni dello scorso novembre hanno finora costretto all’interruzione dell’importante collegamento fra Trentino e Veneto per oltre tre mesi totali.

Un danno oggettivo a pendolari, viaggiatori oltre che a comprensori sciistici inevitabilmente penalizzati proprio nel cuore della stagione invernale. Secondo quanto comunicato dalle strutture tecniche della Provincia autonoma di Trento, che sta operando sul posto con il Servizio Gestione strade, il Servizio Opere stradali e ferroviarie e il Servizio Geologico assieme alle ditte incaricate di opere e disgaggi, i lavori per garantire la sicurezza e la gestione del rischio idrogeologico continueranno anche nelle prossime settimane, con la realizzazione di un sistema vallo-tomo di circa 80 metri. In corso di valutazione inoltre, la condizione di alcune masse rocciose presenti nel versante e l’eventuale bonifica con esplosivo: in tal caso la strada sarà interessata da una chiusura limitata ad alcune ore nel corso della giornata per permettere lo svolgimento in sicurezza delle operazioni.

Difficile ad oggi prevedere quando la strada potrà riaprire completamente: un disagio che il presidente della provincia trentina Maurizio Fugatti prova a circoscrivere evidenziando l’impegno garantito dall’Amministrazione provinciale, in raccordo con i Comuni interessati, per assicurare la funzionalità e la riapertura tempestiva, con i massimi standard di sicurezza possibili, della strada di collegamento tra gli Altipiani cimbri e la pianura veneta, importante anche per i pendolari e le attività turistiche di Folgaria, Lavarone e Luserna. Senza dimenticare un confronto complessivo con le comunità che riguarda il miglioramento dei collegamenti viari su tutto il territorio trentino e la connessione con le regioni confinanti.