Esce di casa sulle scale e viene impallinata alle gambe (per errore) da un cacciatore

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La strada di accesso che porta all'area boschiva dove si è verificato l'incidente di caccia

Il cacciatore inciampa mentre sta oltrepassando un recinto, e la rosata di pallini esplosa dal fucile accidentalmente centra una donna del posto, uscita di casa per controllare il cane che stava abbaiando all’esterno. La malcapitata 68enne, fortunatamente colpita da una distanza di circa 40 metri, se l’è cavata con un viaggio in ambulanza al pronto soccorso e con una prognosi di 20 giorni per la completa guarigione. Ma l’episodio avvenuto ieri mattina sulle colline di Lugo di Vicenza poteva finire in tragedia.

Per il cacciatore in movimento tra i boschi della zona, che ha assicurato ai carabinieri di aver esploso il colpo per errore dopo aver perso l’equilibrio, due le accuse: lesioni personali colpose ed esplosioni pericolose. Si tratta di un 60enne thienese di nascita, residente nella vicina Fara.

L’incidente di caccia è avvenuto giovedì mattina in territorio di Lugo, in via Valdellette, quando l’uomo – G.M. le iniziali – si è avventurato da solo tra i boschi locali per coltivare la sua passione per la caccia, imbracciando il suo fucile sovrapposto calibro 12. Spostandosi da un’area all’altra, avrebbe scavalcato una sorta di recinto per animali nei pressi della proprietà di una famiglia della zona immersa nel verde, inciampando nel maldestro tentativo di oltrepassare l’ostacolo. In questo preciso momento, secondo la versione raccontata ai militari della compagnia di Thiene, sarebbe partito l’unico colpo, proprio in direzione dell’abitazione attigua.

Destino beffardo ha voluto che proprio in quel frangente la padrona di casa lasciasse per un attimo le faccende domestiche per discendere le scale esterne, attirata dai latrati del suo cane in cortile. In quel mentre una scarica di pallini l’ha colpita in pieno, alle gambe, a un braccio e al tronco, ferendola seriamente. Per sua fortuna, nessuno di essi l’avrebbe attinta all’altezza del viso. Immediata la richiesta di soccorso, con un’ambulanza del Suem giunta dall’ospedale di Santorso e una pattuglia dei carabinieri a recarsi sul posto dopo la segnalazione per offrire aiuto alla sfortunata – ma fino ad un certo punto, visto come poteva finire – pensionata, e capire cosa fosse accaduto. Il cacciatore di Fara nel frattempo si sarebbe disperato per l’episodio, spergiurando che si sia trattato di un incidente, circostanza verosimile viste le dinamiche ricostruite finora ma che sarà comunque oggetto di valutazione dei giudici del Tribunale di Vicenza.

La donna ferita si è ripresa dallo spavento e dal dolore diffuso dopo che in ospedale i medici hanno con delicatezza estratto ad uno ad uno i pallini conficcati sotto pelle e medicato le emorragie conseguenti. La prognosi di 20 giorni si riferisce alla guarigione delle cicatrici causate dalla “rosata”, mentre servirà una seconda valutazione per verificare le condizioni di salute della donna e controllare che tutti i piombini siano stati espulsi.