Morto dopo l’atterraggio col paracadute a Rozzampia. Aperta l’inchiesta

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Si andrà ad indagare a fondo sulle cause dell’incidente costato la vita a Massimo Galletti, 64enne di Selvazzano Dentro morto sabato nel primo pomeriggio all’ospedale San Bortolo. L’appassionato di paracadutismo padovano – ma la famiglia di origine è vicentina – ci era giunto solo poche decine di minuti prima, in fin di vita, in seguito a un incidente in fase di atterraggio in un terreno agricolo adiacente all’aeroporto “Ferrarin” di Rozzampia, a Thiene.

L’incidente si è verificato alle 12 della vigilia di Pasqua, in condizioni meteo caratterizzate da folate di vento. Subito gli operatori della struttura di servizio che ospita la pista di decollo e atterraggio hanno dato l’allarme e hanno raggiunto l’infortunato, e sul posto è giunto prima un team del Suem in ambulanza e, constatate le condizioni critiche del ferito, un elicottero del 118 di Verona Emergenza per il suo trasporto a Vicenza.

Inevitabile, in seguito a quella che appare una disgrazia collegata alla pratica dello sport con il paracadute, l’apertura di un’inchiesta conoscitiva sulla morte dell’uomo in Procura della Repubblica a Vicenza, con rilievi e prima fase di indagini affidati ai Carabinieri della compagnia di Thiene. Massimo Galletti potrebbe essersi sentito male durante il volo, ma non si esclude il cattivo esito della manovra di discesa nella fase conclusiva dopo una virata improvvisa, con possibile complicità di una folata di vento.

Servirà la consulenza di esperti del settore per fare luce sulle cause del dramma, di cui i familiari sono stati informati nel corso del tardo pomeriggio di sabato, dopo la non agevole ricerca di contatti, poi rintracciati dai militari dell’Arma. Era vedovo. Il paracadutista che da una decina di anni aveva conseguito il brevetto, e si lanciava con regolarità, sarebbe morto in seguito ai politraumi riportati nel violento impatto al suolo, in un terreno agricolo, fuori della traiettoria. Fatali le lesioni interne, dopo che era stato soccorso ancora in vita. Galletti faceva parte di un gruppo di paracadutisti esperti lanciatisi sabato poco prima di mezzogiorno, tutti discesi regolarmente a terra, colpiti nel profondo dalla notizia della disgrazia una volta messi al corrente.

La vittima, padovano d’adozione, era in pensione da qualche anno. Prima aveva svolto la professione di magazziniere ma aveva molti hobby sia in ambito sportivo che nel “fai da te”, in particolare come intagliatore del legno. In passato aveva viaggiato in tutto il mondo, in particolare in Venezuela, dove aveva vissuto prima di far rientro in Veneto come riportano dei quotidiani locali del Padovano all’indomani della tragedia.