Picchia un dipendente di Trenitalia e spinge sui binari un carabiniere. Arrestato (ma già libero)

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Pretendeva di salire sul treno Schio-Vicenza senza il biglietto per il viaggio, andando “in bestia” contro il personale della stazione ferroviaria di Thiene che gli impediva di salire sul vagone. Alla rabbia fuori controllo è seguita la violenza fisica, con aggressione a pugni in volto verso un dipendente e poi gli spintoni nei confronti di uno dei carabinieri intervenuti dopo la richiesta di soccorso.

I fatti risalgono alle 8.30 di martedì mattina, proprio sui binari della linea ferroviaria: a finire in manette è stato Daniel Chiarello, vicentino di 31 anni e volto già noto alle forze dell’ordine. Lesioni e resistenza a pubblico ufficiale i capi d’accusa con cui è stato arrestato ieri. Due i feriti lievi, tra cui il militare che ha rischiato ben altro della prognosi di 10 giorni refertata in pronto soccorso, per le contusioni riportate nella colluttazione.

Dalle pesanti ingiurie e minacce irripetibili il giovane vicenino, senza fissa dimora, è ben presto passato alle maniere forti, del tutto incurante dell’arrivo in stazione, a due passi dal centro di Thiene, della pattuglia Radiomobile dei carabinieri. Anzi, il loro arrivo avrebbe fatto perdere gli ultimi freni inibitori residui al 31enne, scagliatosi prima contro il ferroviere menando due forti pugni al viso fino a farlo cadere a terra, prima che i carabinieri si avvicinassero a portata d’uomo, e poi contro uno di quest’ultimi.

Vigorosi spintoni fino a farlo sbattere su un vagone del convoglio, per fortuna fermo sui binari vista la mal parata all’esterno. I colleghi del militare feritosi nell’occasione hanno a questo punto usato la forza per rendere incapace di nuocere il “viaggiatore” renitente, procedendo all’arresto immediato di fronte ad altri pendolari impauriti di fronte a certe scene da film. Rimane da segnalare che Chiarello “vanta” a suo carico vari precedenti di polizia per diversi reati e risultava già sottoposto a misure di prevenzione. Dopo essere stato immobilizzato e adeguatamente ricondotto alla calma, ha trascorso il resto della giornata e la nottata in cella di sicurezza all’interno del comando di via Lavarone a Thiene.

Nella tarda mattinata di oggi è avvenuta l’udienza di convalida dell’arresto e il processo per direttissima, con il giudice Blattner a comminare la pena di 6 mesi di reclusione al pregiudicato finito in manette in flagranza di reato. La stessa pena, però, è stata sospesa e quindi il condannato è stato rimesso immediatamente in libertà, facendo probabilmente ritorno a Thiene e, chi lo sa, forse proprio a bordo di un treno.