L’esempio di Posina ad un mese dal disastro. Zaia: “questi sono i veneti”

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Due immagini dello stesso tratto di strada che porta a Posina a distanza di un mese

Un mese esatto dopo la prima ondata di maltempo che isolò il comune montano di Posina, i danni provocati dal maltempo rappresentano un ricordo. Non in ogni angolo del paese, sia chiaro, ma per larga parte l’incessante lavoro di residenti e volontari ha consentito di ripristinare lo status quo precedente: togliendo detriti dalle strade, alberi e rami penzolanti, riparando in generale i danni subiti. Giorni fatti di maniche rimboccate, di sudore e fatica, seguenti a quelli della paura, della devastazione e delle richieste di aiuto.

A farne da emblema un tratto di strada verso il Passo della Borcola tra le contrà Ganna e Lissa, che appare in due diverse immagini scattate a meno di 30 giorni una dall’altra. Sulla prima si nota la carreggiata coperta di sassi e pietre, sulla seconda il manto stradale perfettamente ripulito e percorribile. “Questi sono i veneti” ha commentato il governatore della Regione Luca Zaia sul proprio profilo personale postando le fotografie a confronto. Null’altro da aggiungere. Le immagini parlano da sole.