Sul caso Protezione Civile Michelusi smorza: ‘Sotterriamo l’ascia di guerra. Ed evitiamo i social’

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Tengono ancora banco le dimissioni dei 5 componenti del Direttivo della Protezione Civile Comunale di Thiene che lo scorso 16 giugno hanno protocollato il loro addio senza, in quell’occasione, fornire una motivazione. Motivazione che invece è arrivata successivamente e che, come raccontato nell’articolo di ieri, parla in realtà di un cumulo di situazioni che si sarebbero sommate, non ultima l’indisponibilità ad un servizio collaterale alla Sagra che avrebbe poi portato ad un inasprimento dei toni proprio con l’Assessore Nazzareno Zavagnin che tra le sue deleghe ha proprio quella di Protezione Civile.

“Quello che mi sento di dire ma che già ebbi modo di affermare in tempi non sospetti – spiega oggi il Sindaco Giampi Michelusi – è che come Amministrazione ci aspettiamo e lavoriamo spero con apprezzabile impegno affinchè con le associazioni vi sia la massima collaborazione. Voglio essere preciso su questo punto: ho enorme rispetto per ogni segnalazione tanto più se fatta da chi ne ha la competenza, ma se pensiamo di lavorare con il manuale della burocrazia in mano, credo non si possa andare da nessuna parte”.

Considerazioni che in buona misura ripercorrono quanto espresso dall’Assessore Zavagnin su un ‘eccesso di zelo’ del direttivo di Protezione Civile che di fatto avrebbe ingessato l’operatività della stessa: “Mi dispiace soprattutto del fatto che tutto sia finito prima nei social che in un tavolo di confronto – si rammarica il primo cittadino – social che spesso sono più uno sfogatoio che rende virale un problema piuttosto che risolverlo: per questo ho detto che forse c’è stata una componente politica sottotraccia. Ma tant’è. Il Sindaco sono io, piaccia o meno, se ci sono delle istituzioni vanno rispettate. Credo comunque che arrivati a questo punto e riconosciuto che da una parte e anche dall’altra ci sono stati probabilmente degli errori anche non voluti – chiosa Michelusi – valga la pena sotterrare l’ascia di guerra. Raffreddati i bollori ci troveremo con la massima disponibilità: purché, lo ribadisco, la voglia di collaborare per Thiene prevalga su tutto il resto”.

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