Tintess, tavolo tecnico in Regione: fissate nuove prescrizioni contro le puzze

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La sede della Tintess in zona industriale a Thiene

La Tintess dovrà adempiere a nuove prescrizioni prima di collaudare l’ampliamento dell’impianto di viale dell’Industria a Thiene. All’azienda di depurazione acque, fonte delle puzze che continuano ad ammorbare l’aria nella zona fra il Santo, Lampertico e Rozzampia, arriverà infatti nei prossimi giorni una lettera della Regione con le prescrizioni frutto dell’ispezione che l’Arpav, su richiesta del Comune di Thiene, ha effettuato nel luglio scorso.

Nel dettaglio, i nuovi obblighi prevedono la predisposizione di una copertura completa e un’adeguata aspirazione della vasca di ossidazione (relativa alla prima fase biologica), così come di adottare un progetto per la ricezione degli scarichi in autobotte, in modo che non avvengano all’aperto, come ora, ma in un locale coperto e dotato di sistema di aspirazione. La Tintess dovrà poi migliorare la tenuta del locale che contiene la vasca di pre-denitrificazione, in modo da evitare che vi siano fughe di odori. La quarta prescrizione, infine, riguarda la predisposizione di un sistema di aspirazione degli scarrabili per il deposito di fango biologico e chimico-fisico, in modo da mitigare l’insorgere di eventuali odori dovuti ai metabolismi anaerobici favoriti da un clima sfavorevole (come accaduto l’estate scorsa): in questo senso la Tintess dovrà attuare un sistema di allontanamento – a maggior frequenza possibile – in modo da ridurre al minimo i quantitativi di acque e residui tenuti in stoccaggio.

Questi risultati sono stati raggiunti ieri a Venezia durante il tavolo tecnico in Regione, chiesto dal Comune a partire dalle segnalazioni dei cittadini negli ultimi mesi e dalle risultanze del sopralluogo svolto a fine luglio dall’Arpav. Prima dell’apertura ufficiale dei lavori, la Commissione ha ascoltato una rappresentanza del comitato LaRoSa, che ha potuto portare la testimonianza dei residenti, e i rappresentanti della stessa ditta Tintess. I lavori sono andati poi avanti per ben quattro ore alla presenza dei tecnici di Arpav, Provincia, Regione, Avs e Comune, oltre che del sindaco Giovanni Casarotto e dell’assessore all’ecologia, Andrea Zorzan.

“La richiesta di un incontro con la Regione – dichiara il sindaco – è stata voluta proprio per la preoccupazione che l’amministrazione comunale continua ad avere in merito al problema degli odori atmosfera, che non è stato a tutt’oggi risolto nonostante la garanzia che il nuovo impianto di captazione e di emissioni in  atmosfera avrebbe dovuto dare. Abbiamo  chiesto pertanto alla Regione di dare maggiori prescrizioni al fine di garantire la risoluzione definitiva del problema”.

A suo tempo l’amministrazione si era espressa contro l’ampliamento, che già presentava problemi, ma nonostante il parere sfavorevole del Comune di Thiene la Regione rilasciò l’autorizzazione, che prevedeva un aumento dei quantitativi di sostanze da trattare e anche delle tipologie delle stesse. “Ora siamo in una fase delicata – continua Casarotto – perché l’azienda ha ultimato i lavori ed è entrata nella fase di esercizio provvisorio, della durata di 180 giorni, nel corso della quale deve testate i nuovi impianti al fine di ottenere il collaudo finale. Per questo le nuove prescrizioni sono molto importanti”. La Tintess in fase di audizione ieri avrebbe confermato che i test di trattamento di nuove tipologie di rifiuti sono iniziate da alcune settimane, ma alla domanda se gli odori colti dai cittadini negli ultimi tempi siano collegabili a questo, ha risposto che non è possibile fare questo collegamento. In ogni caso, il comitato di cittadini ha confermato che gli odori non sono certo diminuiti.

Fra le azioni che Arpav, Provincia e Comune vorrebbero mettere in campo vi è anche la formazione di alcuni cittadini della zona affinché possano, quando sentono gli odori, compilare delle schede olfattive in modo da definire con precisione le caratteristiche delle puzze che si diffondono nell’aria. “Sul problema degli odori della Tintess come amministrazione stiamo mantenendo un’attenzione costante – afferma l’assessore Zorzan – e il sopralluogo dell’Arpav è partito proprio da una nostra segnalazione. Siamo in una fase molto delicata e devo ammettere che non abbiamo certezza che queste nuove prescrizioni siano le ultime e definitive. Chiediamo però ai cittadini di continuare a considerarci il corretto interlocutore. Il nuovo impianto di captazione deve essere risolutivo e, se gli odori rimanessero, l’autorizzazione prevede in carico all’azienda l’obbligo di risolvere il problema”.

“Oltre al problema delle emissioni in atmosfera– conclude Casarotto – anche se non era all’ordine del giorno e quindi non è stato approfondito, ieri abbiamo chiesto, tramite il rappresentante di Avs che ha partecipato all’incontro, che la Regione si faccia carico, anche per il territorio dell’Alto Vicentino di maggiori controlli sull’emissione dei reflui liquidi immessi in fognatura da parte delle industrie presenti sul territorio, sapendo che la nostra zona è un territorio delicato, oltre che  strategico, per la ricarica delle falde”.