Screening a scuola: tamponi molecolari per 500 dopo i cinque casi di variante indiana

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Il palasport sarà attrezzato per lo screening

Il palasport di Castelgomberto si trasforma in centro sanitario per lo screening di massa di tutti gli alunni e il personal scolastico del plesso cittadino. Saranno in circa 500 tra alunni delle primarie e studenti delle “medie” cittadine, compresi insegnanti, docenti e personale ausiliario, a sottoporsi ad un tampone molecolare per verificare l’esistenza di eventuali altri casi di contagio al coronavirus. In particolare modo per quanto riguarda la variante indiana, considerata particolarmente aggressiva per l’alto tasso di contagiosità.

Una misura eccezionale disposta dall’Ulss 8 Berica dopo che sabato scorso era emersa la positività al nuovo ceppo Covid di origine asiatica per quattro alunni tra quelli “testati” nei giorni precedenti (uno già negativizzato). A questi si aggiunge un adulto: tutti sarebbero cittadini italiani e sono in buone condizioni, con sintomi di malattia lievi. L’analisi ordinata dal Sisp di Vicenza ha fatto emergere l’esigenza di porre un freno, deciso, per contrastarne la proliferazione. Motivo per cui è stata prolungata lo stop delle lezioni per le classi delle medie “Fermi”, e ordinata la stessa misura della sospensione delle lezioni per le primarie.

Proprio oggi, lunedì 10 maggio, dopo aver concluso il periodo di quarantena in casa con lezioni in didattica a distanza già sabato scorso, le 7 classi delle secondarie di primo grado avrebbero già dovuto tornare in aula. La presenza però dei cinque soggetti accertati – e con ogni probabilità tra loro correlati – colpiti dalla “variante indiana” ha consigliato un surplus di cautela. A farsi spazio tra sabato e domenica l’idea, abbracciata dai vari enti coinvolti, di portare a compimento un’indagine massiccia su tutta la popolazione scolastica.

Oltre allo stop all’imminente ritorno tra i banchi stamattina anche per gli alunni più piccoli delle primarie, è stato deciso di convocare tutti domani per l’effettuazione del test. Sede del prelievo di materiale orofaringeo sarà il palasport comunale, che si trova in via Salvo D’Acquisto, proprio a due passi dalla sede del plesso. Tutti i circa 500 chiamati all’appello saranno contattati dal personale scolastico e invitati a presentarsi all’ingresso dell’impianto a una determinata ora, scaglionando le entrate ed evitando pericolosi assembramenti. Alcuni tra loro provengono dalla vicina Brogliano, territorio che fa parte dello stesso istituto comprensivo. Entro 72 ore si dovrebbero avere i risultati definitivi.

Facendo un piccolo passo indietro allo scorso weekend, era stato proprio il primo cittadino castrobertense Davide Dorantani a confermare che nessuno tra casi noti di infezione riguardava cittadini legati alla comunità sikh di Castelgomberto, dove si trova un luogo di culto molto frequentato. Un dubbio legittimo che era sorto a molti in paese, sulla base anche del precedente di Villaverla, in Altovicentino, con una famiglia indiana di ritorno da una viaggio in madrepatria ad aver sviluppato i sintomi del Covid-19 nella versione più temuta. Niente di analogo è accaduto da queste parti, anche se rimane “non tracciata” al momento l’origine dell’intrusione del virus tra i corridoi. Una trentina gli abitanti del paese ancora positivi al virus a ieri, di cui quattro quindi, alle prese con la variante indiana.

“Trattandosi di variante indiana posso dirvi che la comunità indiana di Castelgomberto è sempre stata molto attenta nello svolgimento delle celebrazioni – ha garantito il sindaco in riferimento alla comunità indiana dell’Ovest Vicentino -, adottando specifico piani di sicurezza e protocolli, anche oltre quanto richiesto dalla normativa, confrontandosi con il sottoscritto e con gli uffici comunali. Da sabato i referenti del Tempio Sikh, nello spirito di collaborazione che hanno sempre dimostrato, hanno disposto la chiusura del struttura in zona industriale al momento per una settimana”.