“Ora giocherai nei campi del cielo”. Il saluto dei compagni e della comunità a Mattia

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Mattia Storti lo avevano conosciuto come “un bimbetto dagli occhi furbi, un tornado di simpatia, un leader positivo” i suoi primi compagni di squadra e di passione del pallone, prendendo a prestito una definizione amorevole del giovane calciatore, le cui esequie sono state celebrate oggi pomeriggio a Cornedo Vicentino. Gremiti i posti distanziati disponibili sui banchi all’interno della chiesa di San Giovanni Battista, lo stesso nella sala dell’ex Casa del Signore con la proiezione sul maxischermo della cerimonia, tanta gente anche nello spiazzo e nei gradoni e circa 350 utenti collegati in streaming.

Un stuolo di persone care, vicine alla famiglia di Mattia, lo studente di seconda media che venerdì scorso ha tragicamente incontrato un destino impietoso delle acqua del torrente Agno, dove è annegato, lasciando nel dolore chi è rimasto. Dai genitori alla sorella, ai compagni di scuola e nello sport, ai suoi insegnanti e amici con cui condivideva le giornate, ai vicini di contrada Storti. Tutti uniti, per sollevare quanto possibile il peso del lutto da chi più gli voleva bene, lo ha visto crescere, lo accompagnava nei suoi sogni di ragazzo.

La chiesa dove si è celebrato oggi il funerale ha aperto le porte mezz’ora prima rispetto all’orario fissato per l’inizio del rito religioso. Per consentire, come ieri sera durante la veglia di preghiera, di riservare un ricordo, un saluto affettuoso, una testimonianza in memoria di Mattia. Sull’ambone al microfono si sono alternati in tanti, mentre sul feretro venivano riposte le divise da gioco indossate dal giovanissimo sportivo e una sciarpa gialloazzurra dell’Arzignano Valchiampo, la società dove militava nelle ultime due stagioni dopo aver mosso i primi passi nel futsal, proprio a Cornedo.

Alcuni ragazzi hanno mostrato uno striscione in suo ricordo, portandolo fin sull’altare. “La sua presenza ha migliorato ognuno di noi – ha detto un’insegnante commossa – ma anche la sua assenza, ora, pur nello strazio che stiamo vivendo ora ci deve insegnare che se amiamo con l’anima e il cuore saremo per sempre vicini e accanto a lui”. Chi con lui condivideva il campo e lo spogliatoio è riuscito, con la voce rotta dallo sconforto, a ricordare le qualità dell’amico calciatore. “Riuscivi a rendere speciale ogni giorno passato insieme, a infondere la grinta che ci serviva ad ogni partita, e sei stato un amico fedele e un grande compagno di squadra, resterai sempre il nostro cuore gialloazzurro. Non ti dimenticheremo mai”.

Lo stesso hanno fatto alcuni allenatori e dirigenti, altrettanto commossi e chi lo aveva accompagnato nei centri estivi. Un coro di ricordi e di messaggi di intimo affetto. “Ti vogliamo ricordare come quel ragazzo che non molla mai, con la voglia di dare sempre il massimo dentro e fuori dal campo, che ognuno vorrebbe sempre conoscere e avere come amico”. E ancora: “Mentre giochi nei campi del cielo ricordati di noi“.