Dopo quasi 190 anni Marzotto non è più dei Marzotto: l’80% passa nelle mani di Favrin

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La famiglia Marzotto di Valdagno non è più proprietaria dell’industria Marzotto, dopo 190 anni. Lo storico gruppo tessile internazionale fondato nel 1836 non è infatti da oggi più controllato dalla famiglia allargata di ricchi imprenditori valdagnesi.

Manifattura Internazionale, cassaforte del gruppo, è passata infatti per l’80% nelle mani dell’ingegner Antonio Favrin, ex dirigente (oggi 86enne) del gruppo valdagnese. Oggi sono state aperte le busto e quello che per 59 anni è stato il dirigente principale del gruppo si è aggiudicato per 31,01 milioni di euro l’80% delle azioni della società, necessarie per guidare l’azienda di Valdagno.

A dare per primo la notizia dell’operazione, avvenuta nello studio del notaio Marchetti di Milano, è stato il quotidiano ‘L’Identità‘. Manifattura Italiana, che fa capo ai figli di Andrea Donà delle Rose (il quale ne era l’azionista di maggioranza, fino alla sua scomparsa, nel 2022), aveva presentato un’offerta con una forchetta tra i 22 e i 32 milioni di euro. Superata di soli 10 mila euro da quella di Faber Five, la finanziaria di Favrin, che ora ha due mesi per perfezionare l’acquisto.

Con questa operazione, giocata per mesi nei salotti della finanza milanese, la Faber Five di Favrin, nel dettaglio sale all’80% del capitale di Trenora, mentre il rimanente 20% è di Vittorio Marzotto, fratello di Matteo, che entro un mese potrà esercitare il diritto di covendita a favore dei Favrin per 16 milioni di euro.
A sua volta Trenora, che fu costituito da Umberto Marzotto – l’ex marito di Marta e padre di Vittorio, dandogli il nome del panfilo del padre Gaetano -, cui è soggetta la capogruppo Marzotto spa, ha in pancia il 52% di Wizard, lo scrigno azionario che controlla appunto uno dei principali player internazionali del settore tessile, che occupa oltre 3 mila persone in Italia e all’estero con un fatturato a fine 2023 stimato attorno ai 400 milioni e un ebitda sui 50 milioni. L’altro 48% di Wizard rimane in quota per il 28% ai Donà dalle Rosa con MI e per il 20 % a Simon Fiduciaria riconducibile alle figlie di Giannino Marzotto.