La Biblioteca valdagnese dei Semi seconda (dopo Vancouver e prima di Seul) fra le “green library”

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La biblioteca civica di Valdagno si è classificata seconda sul podio del premio internazionale “Best Green Library projects“, grazie al suo progetto della Biblioteca dei semi, piazzandosi alle spalle della biblioteca della città canadese di Vancouver e davanti a quella di Seul, in Corea. La direttrice Marta Penzo ne ha parlato ai microfoni della rubrica di Radio Eco VicentinoL’Eco dei Comuni“.

Cos’è la Biblioteca dei semi?
“È un progetto che è nato nel 2018 a Valdagno ed è incentrato sulla promozione del rispetto per l’ambiente e della cultura della terra. In biblioteca, oltre ai libri, ai film e ai giochi abbiamo infatti i semi, che prestiamo e che poi devono essere restituiti, esattamente come accade per i libri. Il nostro invito è di seminare questi semi, far nascere la piantina, raccogliere i semi che essa produce, pulirli e infine portarli in biblioteca”.
Ascolta “La Biblioteca dei Semi di Valdagno” su Spreaker.

Come è nato il progetto?
“È stata una mia idea: ho letto un articolo sulla rivista ‘Terra Nuova‘ e ne sono rimasta affascinata. La prima cosa che abbiamo fatto per avviare il progetto è stata cercare sul territorio persone che fossero interessate a darci una mano. Abbiamo creato un gruppo di volontari che ci supportano e l’iniziativa ha avuto un buon riscontro”.

Chi ha aderito all’iniziativa?
“Sono le più diverse. Utenti di un certa età che hanno dimestichezza con l’orto e ci regalano i loro semi, ma anche persone più giovani che hanno meno dimestichezza con questo mondo ma sono interessati ad imparare e per i quali organizziamo i corsi. Ci sono anche bambini che si divertono a portare a casa i semi, così come scuole ed associazioni”.

Se dovessi indicare i risultati più importanti che avete raggiunto, cosa ti viene in mente?
“Intanto abbiamo avvicinato persone che prima non erano mai entrate in biblioteca. Poi abbiamo creato un’iniziativa che, essendo fondata sul lavoro dei volontari, promuove l’impegno per la comunità e lo scambio di esperienze. C’è stato anche un aumento di persone che si sono avvicinate ai libri che parlano di botanica”.

Quanti semi e libri avete? E quante persone lavorano presso la biblioteca di Valdagno?
“Per quanto riguarda i semi ne abbiamo 120, di diverse tipologie. Siamo cinque bibliotecari più il gruppo di supporto per il progetto della Biblioteca dei semi. I nostri libri sono 58mila. Ma questo numero non è più così importante, perché facciamo parte della Rete delle biblioteche vicentine, e gli utenti possono contare sul prestito interbibliotecario”.

A quali altri progetti state lavorando come biblioteca di Valdagno?
“Sono parecchi. Il secondo sabato di marzo ospiteremo la presentazione di un albo illustrato, intitolato “Rosso”, dedicato alla prima mestruazione. Questo perché vogliamo coinvolgere le ragazzine e il mondo femminile in generale per parlare di un argomento come questo, di cui non si parla mai, partendo da un albo che fa riflettere sulle fasi di vita di una donna”.

Qual’è la cosa che ti da più gioia del tuo lavoro?
“Sicuramente avere a che fare con le persone. Quando vedi che le attività che organizzi con i bambini, con i ragazzi e con gli adulti funzionano è una soddisfazione. È un continuo seminare: le biblioteche oggi sono luoghi di comunità, di incontro e di scambio, di crescita e di formazione personale, di emozioni. L’attività principale rimane il prestito di libri ma non è più l’unica”.

Le nuove tecnologie come hanno cambiato il mondo delle biblioteche?
“Per fortuna ci ha aiutato: innanzitutto possiamo raggiungere le persone a casa con facilità, dato che il catalogo è disponibile online e non vi si trova solo l’elenco dei libri. Ci sono consigli di lettura tematici, si può dialogare con gli altri utenti, si possono scrivere recensioni. E poi c’è la biblioteca digitale che offre ebook, edicola digitale e audiolibri. Tutto gratuito per gli utenti e molto apprezzato dagli utenti”.

Gabriele Silvestri