Il rilancio del territorio secondo il sindaco Cunegato: “Il valore aggiunto è il paese stesso”

Lo scorso 20 settembre non è stato un giorno qualunque per Armando Cunegato. Esattamente cinque anni fa infatti, in tale data, l’ex commerciante e già primo cittadino di Valli del Pasubio iniziava il suo primo mandato come sindaco di Recoaro Terme. Ad un lustro di distanza, è arrivato il momento di stilare qualche bilancio sull’operato dell’amministrazione comunale. Ed è proprio ciò che Cunegato ha fatto in occasione della chiacchierata con Mariagrazia Bonollo e Gianni Manuel ai microfoni della rubrica di Radio Eco VicentinoL’Eco dei Comuni“.

“Abbiamo trovato una situazione non fra le migliori – commenta Cunegato in merito agli esordi del suo mandato -. Recoaro era una realtà problematica. Però io sono convinto che in questi anni siamo riusciti a fare degli ottimi interventi”. A questo proposito, il primo cittadino ricorda il ruolo giocato dai fondi del Pnrr: “È stata una grandissima opportunità. In cinque anni abbiamo già investito 14 milioni sul territorio. Ai quali vanno aggiunti i 20 milioni del Pnrr e altrettanti che spenderemo se saremo rieletti”.

“Va tenuto presente – continua Cunegato – che stiamo realizzando opere per le quali normalmente neanche 10 anni sono sufficienti. E lo si doveva fare nell’arco di quattro anni. Nonostante le varie problematiche, posso dire che iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel. Via Roma, entro fine anno, sarà ultimata. Anche villa Tonello è entrata nella fase conclusiva dei lavori. Lo stesso vale per il Caffè Nazionale. Il Teatro lo andremo a finire, più o meno, entro il 31 marzo del 2026″.

Ma se c’è un argomento che, da anni, tiene banco quando si parla di Recoaro Terme è il futuro del comprensorio termale. A questo proposito il sindaco rassicura: “Siamo a buon punto. È stato firmato il contratto con un consorzio di tre imprese che si sono messe assieme per attuare la riqualificazione”. I lavori, iniziati lo scorso 29 settembre, dovranno essere ultimati entro il 31 agosto 2026.

Ma dopo il restauro si deve pensare alla gestione. Ancora Cunegato: “L’intervento di riqualificazione permetterà di garantire un servizio non limitato alla parte medicale, ma comprendente quelle che sono le odierne esigenze del benessere. Una gestione simile a quella degli anni passati non funzionerebbe”. Ed è a questo punto che, sottolinea il primo cittadino, si aprono prospettive promettenti per il futuro dell’intera Recoaro: “Chi ha partecipato alla manifestazione di interesse per la gestione ha apprezzato il paese in toto, non esclusivamente le terme. C’è un grande interesse e una buona pubblicità. Già si parla dell’acquisto di alberghi esistenti. E arrivano anche tante richieste di residenza”.

Un trend che viene incentivato dal progetto delle case a un euro, per le quali Recoaro, con 17 immobili sui 24 dell’intera Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti, ha dato la disponibilità maggiore. “È un indice del malessere che esiste nelle realtà di montagna – ammette Cunegato in merito all’iniziativa -. Ma l’importante è che ci sia parecchia gente disponibile all’acquisto. Si tratta di persone giovani, non originarie del paese, che fanno una scelta di vita. Recoaro è rimasta la stessa degli anni passati come realtà delle Piccole Dolomiti. E questo – conclude il sindaco – oggi è un valore aggiunto”.

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