Orsato arbitra la sfida Champions tra Psg e Real Madrid al Parco dei Principi

Messi, Mbappè, Neymar e Donnarumma da una parte. Benzema, Modric, Hazard e Courtois dall’altra. Daniele Orsato da Recoaro in mezzo, a dirigere ieri sera allo stadio “Parco dei Principi” di Parigi la sfida stellare di Champions League tra tanti campioni del calcio dei due club accreditati alla vittoria finale. E’ finita “solo” 1-0, con l’unico gol del big match europeo a recupero inoltrato siglato dall’asso francese di sponda Paris Saint-Germain e verdetto rimandando al duello di ritorno al Santiago Bernabeu, culla spagnola del Real Madrid e giochi apertissimi per la qualificazione.

Non è stata una partita facile per l’arbitro internazionale di Schio, già protagonista nel 2020 di una finalissima della stessa competizione – ancora con il Psg in campo, che perse contro il Bayern pigliatutto di quella stagione contrassegnata dal Covid – e sempre nella lista dei migliori fischietti designati per i match di cartello nella competizione continentale.

Qualche critica alle sue decisioni di campo è arrivata, in particolare nei primi 45′ di gioco, da parte dei francesi, fino al calcio di rigore fischiato proprio a favore dei parigini nella ripresa: tiro dal dischetto poi sprecato da Lionel Messi (parato) proprio sotto gli occhi del direttore di gara della sezione di Schio. A conti fatti, nonostante la straordinarietà di un un evento sportivo seguito da milioni di tifosi e appassionati del pallone, è stata una partita di ordinaria amministrazione per il 45enne vicentino, ormai abituato a questi palcoscenici e già premiato come migllor arbitro dle mondo per il 2020.

Daniele Orsato non è stato comunque l’unico atleta a rappresentare l’Italia ieri sera, vista la presenza proprio del portiere ex Milan e del nazionale azzurro Verratti, oltre a bordocampo del mister Carlo Ancelotti, alla guida dei blancos. Degno di nota il siparietto proprio con il centrocampista italiano in forza al Paris Sg, ammonito dal direttore di gara, con scambio di “opinioni” in lingua madre in occasione di uno degli episodi salienti.

Contestato non a caso – anche all’indomani sulla stampa transalpina – un presunto secondo episodio  da moviola potenzialmente da punire con un altro penalty da assegnare, per fallo in area di Militao proprio su Verratti. Per il Var connazionale Irrati la decisione dell’arbitro era corretta, e si è andati avanti con punteggio inchiodato sullo 0-0 fino alla magia di Mbappè che ha preceduto di pochi secondi il triplice fischio.