Un macigno precipita vicino a un rifugio. Nuovo distacco roccioso “sul Carega”

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Il grosso macigno e le altre pietre intorno

Un forte boato udito dai gestori del Rifugio Pertica provenire dall’esterno e poi il rumore come di pioggia battente. Il primo collegato al masso imponente delle dimensioni di tre metri per due circa, staccatosi dalla parete rocciosa del versante veronese del “Gruppo del Carega“, poi sassi e pietre caduti a valle per quella che tecnicamente non si definirebbe una vera e propria frana, ma un distacco di roccia. Solo una trentina di metri più in là sorge la struttura ricettiva di ristoro alpinisti ed escursionisti, aperta nei fine settimana.

Il nuovo smottamento interessa di nuovo le Piccole Dolomiti, nel parco naturale della Lessinia, stavolta però al di fuori dei confini vicentini, sul versante trentino, una manciata di chilometri da Recoaro Terme dopo il passo Pertica. Siamo qui, infatti, nel territorio montano di Ala (Trento), a circa 1.500 metri di altitudine, zona molto frequentata dagli appassionati di montagna anche veronesi e vicentini.

Proprio dal rifugio alpino è scattata la segnalazione ieri mattina alle 6, quindi poco dopo l’alba di domenica 7 aprile. Nessuna persona o cosa è rimasta coinvolta ma, si è saputo poi, solo qualche decina di minuti prima un gruppo di escursionisti era partito di buon’ora proprio da lì. I componenti della comitiva, diretta in quota, avrebbero assicurato al loro rientro che il tratto di strada alla loro partenza era intatto e percorribile normalmente. Al loro ritorno, poi, lo hanno trovato sbarrato dal macigno proprio di fronte al rifugio, oltre che da altre rocce cadute alla spiccciolata, di diverse dimensioni.

Il punto di distacco del masso precipitato

Inevitabile la chiusura del tratto ai visitatori vista la pericolosità: basti pensare che in caso di distacco in corrispondenza del passaggio sotto di una comitiva si parlerebbe oggi di una tragedia della montagna. L’erosione dovuta al trascorrere del tempo con le intemperie e il brusco innalzamento delle temperature dopo il maltempo recente hanno contribuito al fenomeno naturale di sgretolamento materiale roccioso, come in altre località di media e alta quota di recente nell’area delle Piccole Dolomiti. Basti pensare a “L’Omo” del Monte Plische o al “Campanile” sul Sengio Bianco.

Il rifugio alpino “Pertica” ad Alta (Trento)