Ripartono (con cautela) marce non competitive e sagre. In 500 al “Gnoccolando”

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Alcune delle varietà di patate tipiche in esposizione durante l'edizione 2020

Guai a ripartire di corsa, e non solo per la cautela dovuta in tempi di epidemia, ma soprattutto perchè si tratta di marce non competitive e l’obiettivo principale è fare sport all’aria aperta. E sana. Anche se per qualcuno il “mirino” è puntato più sul piatto da spazzolare con voracità, quando si parla dell’edizione 2020 del “Gnoccolando“, evento superstite dal calendario della sagra di Selva di Trissino, che ieri ha comunque radunato in sicurezza circa 500 partecipanti.

Numeri ridotti rispetto alle annate precedenti in cui era una vera e propria folla di alcune migliaia di vicentini (e non) a prendere d’assalto le strade ma anche le cucine degli stand e dei punti ristoro. Ma anche e pur sempre un segnale non solo simbolico di ripresa, di ripartenza, di un voltare pagina consapevole. Se la “Festa del Gnocco” degli anni scorsi è stata annullata, così non è stato per la marcia nel verde.

Definita come una camminata “escursionistica-naturalistica” dallo stesso staff di promotori, tra colline, boschetti e campi dai 300 agli 800 metri, si è svolta ieri lungo un percorso di 9 chilometri circa. Ritrovo e partenza dalla piazza centrale di Selva con passaggio a Monte Faldo, “patria” delle patate locali protagoniste della sagra paesana, e rientro verso la frazione in area anfiteatro parrocchiale. Si tratta di uno degli appuntamenti fissi di fine estate per l’Ovest Vicentino, tra i più apprezzati, correlato con l’Anello Ecoturistico “Piccole Dolomiti”. Gli organizzatori dell’associazione “Bellaselva” hanno espresso la propria soddisfazione per aver superato gli innumerevoli ostacoli posti in campo dall’emergenza sanitaria e dalle stringenti norme di sicurezza, riuscendo a riproporre Gnoccolando e dare continuità, così, alla tradizione gastronomica locale in abbinamento alla “classica” marcia della domenica mattina.

Il limite massimo di partecipanti era stato fissato in un tetto limite di mille persone, in modo da evitare assembramenti, al resto ci hanno pensato la domenica di relativo bel tempo e il paesaggio naturale eletto a percorso privilegiato tra le colline e le campagne trissinesi. Chi ha partecipato prendendosela comoda ha impiegato circa due e ore mezza di tempo per completare l’itinerario tracciato, facendo tappa in tre ristori ricchi di pietanze che hanno rinvigorito tutti, anche i più scansafatiche. Grazie anche all’apporto di decine di volontari, alcuni dei quali giovanissimi.

“E’ stata una magnifica giornata, ideale perchè soleggiata ma non troppo calda – spiegano gli organizzatori -. Abbiamo ricevuto molti complimenti per il percorso, per i punti di ristoro assai forniti di ottimi prodotti locali, e ricevuto plausi anche per l organizzazione logistica e per il servizio assistenza antivirus e medico”. Grazie ai controlli preventivi, infatti, un 60enne è stato indirizzato in ospedale ad Arzignano ieri mattina, evitandogli probabilmente guai di salute peggiori. “Abbiamo dimostrato – conclude il presidente dell’associazione Vittorino Rasia – che se ci si impegna insieme, anche il virus sarà sconfitto. Rimaniamo soddisfatti, quindi, anche se i numeri dei partecipanti non sono stati quelli che auspicavamo”. Tanti appassionati, infatti, o per cautela o per pigrizia dopo i tanti mesi di stop forzato o ancora perchè ingannati dalla cancellazione della sagra, attendono ancora un po’ prima di tornare a far parte del popolo dei “marciatori della domenica”. Ma eventi come “Gnoccolando”, uno dei pochi mantenuti in provincia, nel frattempo lanciano il cuore oltre l’ostacolo e fanno da stella polare indicando la direzione da seguire.