Addio alle vecchie stufe: bando da 4 milioni in Regione per rottamarle. Le istruzioni

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Sono pronti a “riscaldare” i portafogli di chi vorrà attingere a un fondo di 4 milioni di euro i contributi regionali atti a finanziare la sostituzione di stufe da riscaldamento di vecchia data. La Giunta della Regione Veneto, su proposta dell’assessore all’Ambiente, ha approvato oggi infatti nuovo bando per la rottamazione dei dispositivi vetusti e il contestuale acquisto di impianti termici domestici.

Più in dettaglio si tratta della tipologia di stufe ad uso privato a combustione di biomassa legnosa, con potenza nominale inferiore a 35 kW. Tra le novità del 2023 la possibilità di acquistare pure pompe di calore elettriche con gli stessi limiti di potenzialità. “Anche quest’anno puntiamo molto su un’iniziativa importantissima per il risanamento dell’aria – spiega Gianpaolo Bottacin -. Non dimentichiamo che, raggiungendo a livello veneto valori percentuali che sfiorano il 70%, la principale fonte di inquinamento è dovuta al riscaldamento domestico”.

Il bando, che si innesta all’interno delle iniziative sviluppate in circa 70 misure predisposte da Regione Veneto nell’ambito del proprio Piano Aria, ha come obiettivo incentivare la popolazione a dotarsi di impianti moderni e meno inquinanti. “Ovviamente la nostra attenzione si concentra molto sui potenziali partecipanti al bando, – ricorda l’assessore – in maniera tale da garantire che a beneficiarne sia chi ne ha effettivamente più bisogno anche in considerazione della propria disponibilità economica. Per questo abbiamo stabilito che possano aderire i privati residenti nel territorio regionale con situazione economica familiare non superiore a 50 mila euro (Isee 2023), fattore principale per redigere la graduatoria”.

Anche per il 2023 si è scelto di sommare il contributo regionale a quello statale previsto dal conto termico: “Sarà possibile ottenere un contributo complessivo – evidenzia l’assessore – che potrà arrivare fino al 100% della spesa ammessa”. Per calcolare la quota di incentivo si terrà, inoltre, conto delle emissioni di particolato primario generate dal nuovo impianto e nella determinazione della graduatoria un punteggio aggiuntivo sarà previsto a seconda del Comune in cui è realizzato l’intervento, con un coefficiente premiale per quei Comuni che abbiano adottato dal 2020 ordinanze per il miglioramento della qualità dell’aria.

“Tra gli obiettivi della Regione – conclude l’assessore – si vuole sensibilizzare la cittadinanza ad adottare comportamenti corretti nell’utilizzo degli impianti termici a biomassa legnosa, nell’intento di diffondere una consapevolezza ambientale nell’uso di questo tipo di generatore di calore, così diffuso sul nostro territorio. Tutti i dettagli del bando si potranno trovare sul Bur, in pubblicazione nei prossimi giorni. La presentazione delle manifestazioni di interesse potrà invece avvenire dal 16 maggio e fino al 17 luglio. Per informazioni è possibile contattare lo 041.0999419 o scrivere alla mail bando.ambiente@ven.camcom.it”.