Autonomia, ripartita la trattativa, ma Zaia annuncia il “piano B”. Manifestazione a Rialto

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E’ ripartito dal Veneto il negoziato del Governo con le Regioni che hanno chiesto forme di autonomia differenziata. Questa mattina si è tenuto infatti a Roma al Dipartimento degli Affari Regionali, l’incontro con la Delegazione trattante veneta, alla presenza del capo dipartimento Elisa Grande, del consigliere del ministro, Antonio Ilacqua, e del capo di Gabinetto, Francesco Rana.

La delegazione in una nota ha comunicato di ritenere che l’approccio sia stato collaborativo e improntato a pragmaticità e operatività. Si è condiviso di partire con una analisi comparata dei due testi dell’intesa (testo del Veneto del 23 settembre e testo ministeriale del 7 ottobre), allo scopo di evidenziare, innanzitutto, le parti sulle quali esiste una prima condivisione di contenuti. E’ stato poi concordato il metodo di lavoro e programmato un prossimo incontro per mercoledì 30 ottobre, al fine di proseguire con l’esame delle richieste regionali.

Il confronto sui contenuti della bozza della Regione del Veneto si svolgerà in parallelo alla predisposizione del disegno di legge “quadro” che, è stato confermato, il Ministro vuole portare all’approvazione del Parlamento entro fine anno. Su esso è stato garantito il coinvolgimento delle Regioni (Veneto, Lombardia, Emilia Romagna) che hanno già avviato il percorso per il riconoscimento dell’autonomia differenziata, prima del passaggio in Conferenza Stato-Regioni.

❌❌❌ A due anni dal referendum per l’#autonomia del Veneto, siamo in diretta da palazzo Balbi a Venezia. ❌❌❌

Pubblicato da Luca Zaia su Martedì 22 ottobre 2019

“Sull’autonomia Roma è inadempiente. Lo è stata con il Governo Gentiloni, lo è stata con il Conte 1 e lo è anche con il Conte 2 in questa fase. E’ inadempiente perché non ha mai fatto una controproposta al progetto veneto”. E’ questo il commento del governatore Luca Zaia, in una diretta su Facebook di questa mattina. “Siamo fermi sulla nostra posizione – ha aggiunto Zaia – Qualcuno potrebbe dire ‘scendiamo in piazza’, qualcun altro ‘facciamo lo sciopero della fame’, qualcuno altro ancora potrebbe spingersi un po’ più avanti’. Io so che la via corretta è quella della legalità, e io devo garantire ai veneti che si va fino in fondo al confronto, e anche allo scontro, civile, se serve, ma io voglio vedere le carte su Roma”.

“Adesso siamo all’autonomia ‘fai da te’, una proposta tanto originale quanto sconclusionata. Se questa è la strategia di Zaia, evidentemente il Governatore non vuole pervenire ad alcun risultato ma solo alzare il livello di scontro con il Governo e il Parlamento”. Ha ribattuto il vicentino Stefano Fracasso, capogruppo in consiglio regionale per il Partito Democratico, commentando “la ‘minaccia’ del Presidente della Regione di ‘smontare’ l’intesa e portare in consiglio regionale singoli progetti di legge su ognuna delle 23 materie per cui il Veneto chiede l’autonomia, dall’istruzione alle reti di trasporto. Una proposta, questa, annunciata oggi in occasione dei due anni dal referendum del 22 ottobre 2017. Se l’obiettivo è far lavorare gli avvocati e i giudici della Corte Costituzionale, il Governatore sta imboccando la strada giusta; per arrivare all’autonomia, invece, la direzione è quella opposta”.

AUTONOMIA, ZAIA: SE GOVERNO LATITA, FAREMO LEGGI REGIONALI SULLE 23 MATERIE

Sull'#autonomia, Roma è inadempiente da due anni, perché non ha mai fatto una controproposta ufficiale al progetto veneto che è pronto, composto di 68 articoli per le 23 materie. Ora, se i tavoli procedono in modo fattivo e con l'obiettivo di giungere alla firma, bene, altrimenti io prendo le singole materie dell'intesa e una per una le facciamo diventare legge in Consiglio regionale. Riempiremo di lavoro la Corte costituzionale, visto che presumibilmente poi il governo farà ricorso. Ma la clessidra scorre, e se si perde tempo allora procederemo per leggi regionali materia per materia, iniziando dalla scuola. Ve ne parlo in questo breve video, ditemi la vostra opinione.

Pubblicato da Luca Zaia su Martedì 22 ottobre 2019

“Zaia scambia i social per il Consiglio regionale. Peccato che i rappresentati dei veneti siedano in Consiglio, chiamati a elaborare e ad approvare le norme. Perché stamattina, invece di trasmettere una diretta social con i suoi assessori schierati come belle statuine, non è venuto in Consiglio a parlare di autonomia?”. Così in una nota i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che aggiungono: “Sarebbe stata una bella sorpresa, visto che da quando è stato firmato il primo preaccordo, non si è mai degnato di venire confrontarsi su questo tema. Ricordiamo a Zaia che l’autonomia non è una cosa delle Lega, ma di tutti i veneti, visto che il referendum è stato votato da elettori di ogni schieramento politico: proprio per questo, lo invitiamo ancora una volta a dire la verità. Cioè che in quattordici mesi di Governo nazionale, era il suo ‘capo’ Salvini ad essere sempre presente solo nelle piazze del sud a rassicurare che l’autonomia non sarebbe stata un problema per il meridione. Dica anche che – lo ha affermato il ministro Boccia, proprio dopo il loro incontro – alla bozza dell’ex ministro Stefani era stata sollevata una trentina di rilievi, non dai ‘cattivi 5 Stelle’, ma dai ministri leghisti Centinaio, Bussetti, Giorgetti. Potrebbe anche dire che l’autonomia sulla stragrande maggioranza dei temi proposti poteva già essere ottenuta, ma si è preferito fare i ‘servi’ della propaganda di Salvini, che dare ai venti quel che chiedono da tanto tempo”.

“Capiamo però che Zaia abbia al momento un’altra urgenza – continuano – cercare di tenere buoni proprio i veneti, che ormai non gli credono più. L’hanno dimostrato sabato scorso, affollando a Padova il convegno di fondazione del Partito degli Autonomisti al quale noi siamo stati presenti e invitati a intervenire, oggi manifestando in laguna, ma perfino commentando la sua stessa diretta social. Abituato a ricevere solo complimenti dai militanti leghisti, chissà che effetto gli avranno fatto frasi come “A Roma in piazza l’altro giorno hai fatto la copia di Salvini parlando solo di manganelli e non facendo mai la parola Autonomia” o “Era meglio mezzo accordo, sempre modificabile, che il nulla assoluto”. Forse gli sarebbe convenuto venire in Consiglio. Noi del Movimento 5 Stelle, ripetiamo quello che abbiamo sempre detto: autonomia subito sulle materie già concordate. A due anni esatti dal referendum non c’è spazio per le chiacchiere, la propaganda e le dirette social. Zaia tratti i veneti da quel che sono: gente seria che vuole quel cui ha diritto”.

Oggi intanto alcuni consiglieri regionali del centro destra hanno partecipato al Ponte di Rialto alla manifestazione organizzata da Marino Finozzi e dal comitato Autonomia Subito.

Bella manifestazione oggi a Venezia sul ponte di Rialto per ricordare il referendum sull’autonomia del Veneto del 22 ottobre 2017

Pubblicato da Marino Finozzi su Martedì 22 ottobre 2019