Covid, ordinanza di Zaia: stop alla didattica in 5 aree. Alto Vicentino a forte rischio

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Primo giorno di scuola in un istituto del Vicentino

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha firmato poco fa una nuova ordinanza che pone in didattica a distanza tutti gli studenti dalla seconda media in su, in 5 distretti sanitari veneti, nelle province di Padova, Treviso, Venezia e Belluno. E’ possibile che nei prossimi giorni si sia costretti ad una analoga misura anche per l’Alto Vicentino.

L’ordinanza dal titolo “misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da virus Covid-19. Ulteriori disposizioni in materia scolastica” si è resa necessario a causa dell’aumento dell’incidenza del virus nella regione: nelle ultime 24 ore i nuovi positivi sono 1.608 e il contenimento previsto dall’ordinanza quadro mira a rafforzare la circolare della Direzione che incarica i Servizi d’igiene pubblica di disporre la chiusura degli istituti, dalla seconda media in su, nei Distretti che superano i 250 casi ogni 100 mila abitanti, come previsto dal Dpcm Draghi del 2 marzo.

Ieri i distretti che avevano superato la soglia erano quattro, ma oggi sono già diventati cinque (e l’Alto Vicentino rischia di essere a breve il sesto). Si tratta del Veneto Orientale nel veneziano (348 casi ogni 100 mila abitanti), Alta Padovana (280), Asolo nel trevigiano (279), Terme-Colli ancora nel padovano (263) e Belluno (251): qui le scuole, tra giovedì e venerdì, torneranno in didattica a distanza (fatte salve la classi prima media ed elementari) al 100%.  Gli occhi della Regione sono ora puntati, come detto, sul Distretto 2 dell’Ulss 7 Pedemontana (Alto Vicentino), dove nel giro di 24 ore l’incidenza è passata da 222 a 233. Situazione stazionaria, invece, per il momento, nel Distretto 1 Bassano Altopiano (Ulss 7), ferma a 166,87, e in lieve rialzo i dati nell’Ulss 8: il distretto Est sale a 158, 62 (ieri era a 140,30), quello Ovest a 122,24 (ieri era a 118,36).

L’indicazione di chiudere, prevede l’ordinanza, deve avere un preavviso di 48 ore alle scuole e la durata della sospensione della didattica in presenza non può essere inferiore a 14 giorni. Il Servizio per l’Igiene pubblica delle Ulss è inoltre autorizzato ad individuare classi inferiori alla seconda delle scuole medie (secondarie di primo grado) da sottoporre alla didattica a distanza, in considerazione al livello e all’evoluzione del contagio. L’attività didattica in presenza rimane possibile per le attività “che richiedano l’uso dei laboratori e per l’effettiva inclusione gli studenti disabili o con bisogni educativi speciali”.