Covid, Zaia: “Nostro Rt è più basso perché abbiamo riaperto le scuole più tardi”

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Tira le somme a fine febbraio, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sull’andamento dell’epidemia da nuovo Coronavirus e nel segnalare la salita dell’indice di contagio (Rt), torna a riflettere sul ruolo della scuola.

“Rispetto ai parametri nazionali il Veneto non è ancora in zona arancione, ma abbiamo un Rt che inevitabilmente è salito alla luce del fatto che le relazioni sociali e le buone temperature portano più facilmente ad assembramenti e non ultimo la presenza delle scuole aperte” ha detto oggi Zaia nel corso del punto stampa sull’epidemia, tenuto come sempre a Marghera nella sede della Protezione Civile.

Zaia anche oggi ha ricordato di aver chiesto al Comitato tecnico scientifico un parere sui rischi legati al fatto di tenere le scuole aperte. Per il presidente del Veneto l’Rt al momento più basso, rispetto ad altre regioni, potrebbe essere dovuto anche alla scelta di riaprire le scuole superiori alla didattica in presenza 23 giorni più tardi rispetto ad altre regioni: “Penso che la correlazione con la scuola ci sia fino in fondo. Non perché lo diciamo noi ma perché lo dice tutta la letteratura scientifica. E i ragazzi non hanno nessuna colpa di questo. Noi non abbiamo una posizione precostituita,  ma abbiamo l’obbligo della verità, di mettere in sicurezza i ragazzi e le loro famiglie. Ci è stato detto che sta arrivando una terza ondata paurosa e quindi di prepararsi”.


Nel corso della conferenza stampa è intervenuto anche Luciano Flor, direttore generale della sanità veneta, che proprio rispetto alle scuola ha chiesto una revisione dei parametri, per non perdere il controllo della situazione. “Se l’andamento si stabilizza sui numeri di oggi continuiamo con la prevenzione e i test e la sorveglianza, chiudendo istituti singoli. Ma non stiamo tranquilli”.

Flor ha anche annunciato un’accelerazione sulla campagna dei vaccini (numerose le polemiche politiche nei giorni scorsi per la grande quantità di vaccini tenuti da parte e non ancora utilizzati): “Da oggi somministreremo tutti i vaccini che arrivano, abbiamo già fatto la scorta per la seconda dose”. La Regione ha poi annunciato che dalla prossima settimana si inizierà la vaccinazione dei centenari, scendendo poi man mano con l’età.