Domenica di voto per un milione e 500 mila veneti. Si rinnovano i consorzi di bonifica

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Tutto pronto negli 86 seggi che domenica apriranno i battenti per eleggere i nuovi componenti dei dieci consorzi di bonifica del Veneto. In tutta la regione saranno oltre un milione e mezzo gli aventi diritto ad esprimere la preferenza per i candidati in lista, circa 200 mila i vicentini. Le cariche assegnate saranno valide per cinque anni, da fine 2019 all’inverno del 2024. Tre i consorzi che interessano la provincia berica da rinnovare: Adige Euganeo (con 9 comuni del Bassovicentino), Alta Pianura Veneta (in tutto 63 tra Altovicentino, hinterland capoluogo e Ovest vicentino) e Brenta (31). Nessuno dei tre, peraltro, ha sede nel Vicentino: rispettivamente Este, S. Bonifacio e Cittadella ospitano gli uffici centrali.

Alle urne dislocate in più comuni del territorio andranno i proprietari di immobili, terreni agricoli e di fondi iscritti al catasto consortile di riferimento. Per ogni assemblea saranno eletti 20 tra i candidati, chiamati a comporre ciascuno dei consorzi territoriali che si occupano di gestione irrigua e opere infrastrutturali annesse, oltre che di sicurezza idraulica. Al voto in cifre 566.261 contribuenti agricoli e di 982.462 extra-agricoli, cioè i cosiddetti ‘urbani’, per assegnare in tutto 206 cariche di rappresentanza tra circa 320 candidati, da cui “spulciare” poi 11 presidenti dei consorzi (dieci più il responsabile del “Leb”). Tutti facenti parte dell’Anbi Veneto, l’unione dei vari enti a livello regionale.

La partecipazione al voto è libera per gli elettori, con un appello che proviene dalla Regione Veneto al fine di garantire un’affluenza significativa. “Votare è un atto di responsabilità e di cultura verso il territorio – dice l’assessore regionale all’agricoltura e alla bonifica Giuseppe Pan –. I consorzi di bonifica sono i primi manutentori del territorio, in particolare in una regione come il Veneto dove oltre la metà della superficie è terra di bonifica, strappata alle acque”. Seggi parti solo domani dalle 8 alle 20, elenco dei seggi disponibile sul portabile di Anbi Veneto (clicca).

Il voto d’attualità per domenica s’inserisce in un contesto fervente in questa fase, con in atto un grande piano di investimenti irrigui e di manutenzione del territorio: ammontano a 161 milioni i fondi pubblici nazionali ottenuti, infatti, pari ad oltre la metà degli stanziamenti pianificati per la bonifica per il prossimo decennio. Pur non mancando voci discordi sulle gestioni in essere fino alla tornata elettorale imminente. “I consorzi di bonifica investono in prevenzione e sicurezza – conclude Pan – e rappresentano un presidio fondamentale non solo per le imprese e le comunità del territorio rurale del Veneto, ma soprattutto per i centri urbani e i loro abitanti. Contribuire anche con il voto alla loro governance e al loro operato significa quindi esercitare un atto di responsabilità nell’interesse generale ed investire nella prevenzione di calamità e dissesti”.