L’autonomia approda in Consiglio dei Ministri, ma ci sono ancora nodi da sciogliere

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Al centro il ministro per gli Affari Regionali Erika Stefani

Per il governatore Luca Zaia la bozza sull’autonomia del Veneto, che andrà in Consiglio dei Ministri questa sera, “è assolutamente in linea con le aspettative nostre e del Governo”. Lo riporta una nota dell’agenzia Ansa.

“Ci sono – ha aggiunto Zaia – alcuni punti irrisolti che vanno risolti, quelli delle autostrade, delle concessioni in generale, del mondo della cultura e dell’ambiente e, ovviamente, della sanità. Io continuo a pensare che bisogna essere degli inguaribili ottimisti. Ne abbiam passate di tutti i colori con questa autonomia, io continuo a credere che si possa arrivare a una firma. Se si risolvono questi punti la firma si fa. Oggi possiamo dichiarare che la fase tecnica è finita, e c’è quella politica”.

Quanto alle dichiarazioni del presidente della Campania Vincenzo De Luca, Zaia si dice dispiaciuto per questa polemica nazionale, ritenuta “inutile”. “Perché – conclude il governatore veneto – chi fino a ieri sventolava la bandiera della difesa della Costituzione, che prevede l’autonomia, oggi combatte ciò che dice la Carta? Non va più bene, se noi chiediamo di applicarla?”.

Il governatore del Veneto, Luca Zaia, benedice la bozza “tecnica” di intesa sull’Autonomia del Veneto che la ministra Erika Stefani porta oggi, 14 febbraio, in Consiglio dei Ministri. «La bozza è assolutamente in linea con le aspettative nostre e del Governo – afferma Zaia -. «Siamo a un 70%» dell’accoglimento delle richieste del Veneto sull’Autonomia.

“E’ stata una lunga trattativa – ha spiegato il ministro vicentino Erika Stefani alla trasmissione Rai Agorà – molto articolata, che si è svolta su quasi tutte le materie della legislazione concorrente e trattando con tre presidenti di Regione. La materia è complessa sotto il profilo tecnico. Nella bozza d’intesa c’è tutto quello su cui si è trovato un punto d’incontro, io stasera in consiglio dei ministri porterò i temi sui cui, invece, c’è ancora da lavorare, punti che sono diversi a seconda delle Regioni. Essendo materie concorrenti, ci sono alcuni conflitti da risolvere”.
“L’impianto sull’autonomia prevede che una serie di competenze oggi esercitate dallo Stato vengono trasferite alle Regioni. La logica del superamento del costo storico e il passaggio ai costi standard è iniziata molti anni fa e sarà un grande obiettivo, ma non è a breve termine. Significa rende più efficiente la spesa pubblica”.