Lieve scossa di terremoto (2.9) avvertita nell’Alto Vicentino: epicentro ad Ala (Trento)

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E’ stata una giornata in cui si sono susseguite lievi scosse di terremoto in Veneto e anche nel Vicentino. L’ultima, questa sera alle 21.05, è stata sentita distintamente anche nell’Alto Vicentino e in particolare nell’alta Val Leogra, al confine con la provincia di Trento, dove lo scossone si è sentito distintamente.

Di un’intensità di 2.9 sulla scala Richter, ha avuto infatti come epicentro a due chilometri a nord est di Ala (Trento), in Vallagarina. La scossa è stata rilevata dai sismografi dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) che ha identificato la cessione di energia a una profondità di 12 chilometri. Non si segnalano al momento danni a persone o cose.

La notte scorsa sei scosse sono state rilevate nel trevigiano: le due più forti – una di magnitudo 3.4, l’altra di 3.7 – hanno avuto come epicentro Miane, sette chilometri a nord est di Valdobbiadene. La prima alle 2.45 della notte, l’altra un minuto dopo, alle 2.46. Secondo i rilevamenti dell’Invg i due terremoti hanno avuto ipocentro a circa 10 chilometri di profondità. Le scosse sono state chiaramente avvertite dalla popolazione, ma non hanno provocato danni. I sismografi hanno poi rilevato altri movimenti tellurici – impercettibili per la popolazione – sempre nella stessa zona del trevigiano: alle 2.49 a Segusino (ML 2.0, a una profondità di 5 chilometri), alle 3.32 e 3.42 a Valdobbiadene (rispettivamente di ML 2.7 e 2.0 a 10 chilometri di profondità). Nuovamente Valdobbiadene una scossa è stata registrata alle 6.26 (magnitudo 2.5, stessa profondità delle precedenti).

Infine, una scossa di magnitudo 2.9 è stata registrata nella serata di oggi, martedì 28 settembre, alle 18.58 nel padovano e per la precisione a un chilometro a sud est di Bagnoli di Sopra (Padova), ad una profondità di 6 chilometri. La scossa è stata rilevata anche dai sismografi della protezione civile della Regione Veneto.

Riguardo alle scosse nel trevigiano, in mattinata il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia aveva invitato alla massima attenzione: “Sono scosse seguite dagli esperti in quanto si tratta di una zona con alta attività sismica – ha sottolineato Zaia -. La magnitudo è stata di 3,5 per cui non si tratta di scosse irrilevanti. Siamo preoccupati perché possono essere o scosse di assestamento o sono il preludio di una spaccatura profonda della faglia che può dare un evento sismico più importante”. “É un momento di massima attenzione, fermo restando che il terremoto non si può fermare ma si può solo cercare di dare interpretazione di quello che sta accadendo, accompagnando la popolazione con le informazioni” ha concluso il governatore.