Oggi l’ultimo volo di “Giangio”, parapendista morto per un malore dopo l’atterraggio

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Una bella foto di Gianluca Soncin pubblicata da un amico che lo ha ricordato con un messaggio d'affetto

Si sono tenuti oggi a Padova, dove era cresciuto, ma c’erano anche tanti i vicentini amanti del volo libero all’arrivo del feretro nella chiesa di Rio Ponte San Nicolò, le esequie di Gianluca Soncin, il presidente del Club Montegrappa deceduto domenica, a soli 50 anni di età. Un atleta, “Giangio“, specialista del parapendio che da qualche tempo viveva a Borso del Grappa, morto in seguito a un malore che l’uomo avrebbe accusato subito dopo l’atterraggio a Semonzo, località arcinota tra i praticanti del settore.

Nessun incidente col parapendio o comunque nulla di correlato con la sua grande passione che lo ha reso uno dei piloti più esperti del Veneto e in Italia, come confermato alcune ore dopo la disgrazia, si è tratto di una morte naturale. A salutarlo oggi la fidanzata Carla insieme ai genitori di Gianluca e alla sorella, insieme agli amati nipotini di quello zio coraggioso che si lanciava nel cielo e sapeva volare.

Il cinquantenne stava rimettendo a posto il mezzo per il volo, quando è stato colto da un malessere che gradualmente si è rivelato un grave problema di salute. Era atterrato pochi minuti prima nel campo adibito, come d’abitudine, senza alcuna avvisaglia precedente di problemi di salute, e senza aver riportato alcun infortunio. Tutto sembrava normale, così come nelle altre migliaia di “salti nel vuoto” per poi ripiegare il parapendio a Semonzo del Grappa, per poi risalire in quota oppure tornare nella sua casa padovana a fine giornata.

Purtroppo, domenica, dopo l’ultimo volo nel cielo, Soncin è spirato all’ospedale di Treviso, al polo di Ca’ Foncello, dove era stato ricoverato in regime di massima urgenza. Un probabile infarto lo ha portato più in altro ancora dell’aria dove era abituato a volare, guardando tutti dall’alto. Ora ancora tristemente più su, a causa di un infarto subdolo e irreparabile. A piangerlo la famiglia, gli amici e in tanti che nella fascia pedemontana trevigiana e vicentina con o grazie lui hanno provato l’ebbrezza del librarsi tra cielo e terra. Tra le tante autorità a unirsi al lutto, anche il presidente regionale Luca Zaia, che lo ha ricordato all’indomani della tragedia.

Il Club Volo Libero Montegrappa, che conta circa 300 soci, dopo la disgrazia ha annullato la prevista cena di Natale prevista inizialmente per domani in segno di rispetto per familiari e affetti del proprio presidente e, sulle pagine social, si annunciano iniziative future e una cerimonia di commemorazione in suo omaggio.