Pfas, dal Ministero dell’Ambiente altri 23,5 milioni per i nuovi acquedotti

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L'incontro a Roma tra i genitori "No Pfas" e il ministro all'Ambiente Sergio Costa

Il Ministero dell’Ambiente ha comunicato di aver disposto un finanziamento integrativo di 23,53 milioni di euro per completare gli interventi d’emergenza necessari a realizzare la nuova rete di acquedotti nelle aree inquinate dai Pfas. 20 milioni sono destinati all’annualità 2019 e i restanti per il 2020.

Lo ha reso noto oggi il Commissario delegato per i primi interventi urgenti di Protezione Civile in conseguenza della contaminazione da sostanze perfluoro-alchiliche delle falde idriche nei territori delle province di Vicenza, Verona e Padova, Nicola Dell’Acqua, che ha l’incarico di completare le opere acquedottistiche necessarie a garantire acqua libera da Pfas entro il 21 marzo 2020.

“Il Ministero – spiega Dell’Acqua – ha, dunque, risposto positivamente alla nostra richiesta di integrazione ai 56,8 milioni di euro già stanziati per proseguire nel lavoro avviato. Richiesta formulata in ragione dei maggiori costi emersi nel corso della progettazione e dell’esecuzione delle opere avviate per garantire la perfetta funzionalità delle interconnessioni acquedottistiche presenti nel territorio interessato. Va sottolineato che la maggiore disponibilità finanziaria della gestione commissariale consentirà di ultimare il programma emergenziale, garantendo l’approvvigionamento idrico di acqua potabile di buona qualità alle aree contaminate”.

“Il Ministero – continua il commissario in una nota – ha disposto il finanziamento integrativo in ragione del fatto che esso consentirà di completare l’approvvigionamento idrico alternativo alle fonti contaminate per la totalità del territorio interessato”. Con l’occasione Dell’Acqua ha comunicato anche che, per quel che riguarda la realizzazione della nuova rete acquedottistica, ad oggi il Soggetto Attuatore Acque Veronesi ha realizzato circa 7,2 km di rete su un totale di 19. Grazie alle buone condizioni meteo fino alle ultime settimane, i lavori hanno potuto procedere ad un buon ritmo, garantendo di rispettare i tempi previsti da cronoprogramma nei tre cantieri avviati in parallelo.

La conclusione dei lavori emergenziali è prevista nel 2020. I documenti e gli atti relativi all’emergenza Pfas sono disponibili nell’area dedicata del sito ufficiale della Regione del Veneto.