Scuole/Veneto: slitta la riapertura per favorire il turismo. Accesso libero ai punti tampone

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Da domani 6 luglio i cittadini potranno accedere in modo libero, diretto, gratuito, senza impegnativa del medico, a tutti i Covid Point del Veneto e chiedere di effettuare un tampone antigenico. Lo ha annunciato oggi in conferenza stampa dalla sede della protezione civile regionale a Marghera il presidente del Veneto, Luca Zaia, tornato per un confronto con i media a distanza di due settimane dall’ultimo appuntamento.

“E’ un’azione di volontariato che aiuterà tutta la comunità. Abbiamo bisogno di continuare con la campagna di monitoraggio per vedere come si diffonde il virus e non farci trovare impreparati in autunno” ha spiegato Zaia. L’obiettivo è monitorare la diffusione del virus al di là della presenza di sintomi. “I tamponi, una volta ottenuto il referto, saranno validi ad esempio per la partecipazione a cerimonie o per accedere a determinati servizi. Chiedo ad associazioni e pro loco che stanno organizzando eventi di mettersi in contatto con le Ulss per mettere in piedi, se possibile, dei gazebo destinati all’effettuazione volontaria di test Covid”.

Slitta l’apertura delle scuole. La Regione ha pronta una delibera che fa slittare verso la fine di settembre l’apertura dell’anno scolastico. “Ci stiamo pensando insieme all’assessore Donazzan” ha spiegato Zaia, rispondendo alla domanda di una giornalista sull’appello dei sindaci dei Comuni della costa veneta, che hanno scritto al ministro del Turismo chiedendo, visto che la stagione è partita in ritardo, di posticipare l’inizio delle scuole. Due i motivi, che sicuramente faranno montare la polemica: da un lato incentivare il turismo settembrino, dall’altro far fronte all’ancora bassa vaccinazione dei ragazzi e le ragazze con più di 12 anni. Zaia ha comunque ricordato che “le scuole, a livello regionale, saranno comunque aperte prima dell’avvio ufficiale, per dare la possibilità di frequentare attività o corsi di recupero agli studenti che arrivano da mesi di Dad”.

La variante Delta. Sono 27 in Veneto i casi di variante Delta del virus Sars-Cov2. “Il virus continua a circolare – ha detto Zaia – e non dobbiamo farci trovare impreparati per l’autunno. I vaccini funzionano: anche chi si infetta non sviluppa la malattia. La mamma del bambino infettato con variante Delta era vaccinata: si è infettata ma è totalmente asintomatica”.