Tuffo con capriola nell’acqua bassa di Sottomarina: rischio paralisi per un 16enne

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Un tuffo dalla spiaggia fatto chissà quante altre volte da un 16enne vicentino in vacanza al mare a Sottomarina rischia di lasciargli in eredità conseguenze permanenti, dopo il drammatico infortunio avvenuto ieri sul litorale adriatico. A darne notizia la stampa locale veneziana già nella serata di domenica.

Il teenager che vive in provincia di Vicenza – la località non è stata resa nota in ragione della minore età – è stato soccorso infatti da un’eliambulanza vista la gravità del suo stato di salute, e trasportato dalle coste veneziane all’ospedale universitario di Padova. Polo sanitario all’avanguardia in Veneto per la cura dei traumi dove si trova tutt’ora ricoverato e dove, da ieri, si stanno valutando eventuali lesioni invalidanti.

L’allarme è stato lanciato poco dopo lo scoccare del mezzogiorno di domenica. Il ragazzo avrebbe effettuato un tuffo dopo aver preso la rincorsa sulla battigia, arrotandosi su se stesso compiendo una capriola. Fatale la ricaduta sulla schiena, per nulla attutita dall’acqua marina, di livello troppo basso su qual tratto di fondale. Nessun balzo da un pontile o imbarcazione, stavolta, al contrario di altri episodi simili apparsi nella cronaca dell’estate, con conseguenze gravi per le vittime di turno. I danni riportati anche nel fatto di Sottomarina rischiano di rivelarsi altrettanto seri.

Non si conoscono le condizioni di salute effettive del 16enne vicentino all’indomani dei convulsi minuti trascorsi ieri all’altezza della torretta 31, poco lontano dalla foce del fiume Brenta che si riversa nell’Adriatico proprio da quelle parti. Secondo le notizie della prima ora l’adolescente avrebbe patito il colpo al punto di perdere i sensi, subito soccorso dal personale di assistenza ai bagnanti ed alcuni vacanzieri presenti sulla spiaggia. Una volta ripresosi avrebbe accusato difficoltà a muovere gli arti inferiori, circostanza comunque che non ne preclude il recupero della funzionalità in caso di assenza di lesioni spinali.

Sul posto, in un tratto di spiaggia occupato dai bagnanti della zona di via Barbarigo dove si trovano alcuni campeggi e strutture alberghiere, si sono assiepate molte persone attirate dalla vista di un elicottero del 118, preceduto alcuni minuti prima da un’ambulanza del Suem. La speranza condivisa è che con il passare delle ore il ragazzo vittima dell’infortunio recuperi gradualmente la sensibilità agli arti, in modo da intraprendere subito il percorso di riabilitazione e tornare in piena forma. Un incidente analogo, circa due mesi fa, ha visto come malcapitato protagonista un altro giovane vicentino di Sovizzo che si trovava a Jesolo. Dopo lo shock iniziale, anche lui sta affrontando le sedute di riabilitazione.