Zanoni all’attacco: “Veneto e Italia mattatoi a cielo aperto, vogliono sterminare la fauna selvatica”

“Il Ministro Lollobrigida prepara un vero e proprio golpe ambientale, un assalto senza precedenti alla fauna selvatica italiana. Il suo disegno di legge non è una riforma ma la totale demolizione della legge 157/92 e uno schiaffo all’articolo 9 della Costituzione. Siamo di fronte a un vergognoso inchino alle lobby venatorie che trasforma persino le nostre spiagge in campi di tiro al piccione”.

Con queste parole Andrea Zanoni, consigliere regionale del Veneto di Europa Verde e Coordinatore dell’Osservatorio nazionale sui diritti degli animali, condanna quello che viene definito un tentativo del governo Meloni di smantellare ogni tutela della biodiversità in favore dei cacciatori. “Queste norme reintroducono pratiche medievali come i roccoli e la liberalizzazione dei richiami vivi, metodi crudeli che personalmente, insieme alle associazioni ambientaliste, ero riuscito a bloccare nel 2012 in veste di parlamentare europeo perché palesemente contrarie alla Direttiva Uccelli UE. O Lollobrigida e Meloni sono totalmente ignari del diritto comunitario, oppure stanno preparando il terreno per un’uscita dall’Unione Europea. Non c’è altra spiegazione, poiché queste norme porteranno inevitabilmente a procedure d’infrazione i cui costi ricadranno sui cittadini italiani, non sui ministri o sui cacciatori con la licenza di uccidere”.

Un provvedimento che, sempre secondo l’attivista e politico, conterebbe misure devastanti: sparare diverrebbe possibile nelle spiagge e in aree demaniali finora protette, le zone di tutela sarebbero ridotte per ampliare i territori di caccia, il parere scientifico di ISPRA verrebbe sostituito da un comitato politicizzato, si potrebbe cacciare in primavera durante la riproduzione e sarebbero permesse gare di caccia con cani anche di notte e fuori stagione: “Così facendo – tuona Zanoni – apriremo le porte anche ai cacciatori stranieri, emulando casi come quello di Trump Jr. che denunciai ai Carabinieri forestali per caccia illegale in laguna a Venezia. Come se non bastasse, in Veneto assistiamo a una vergognosa proposta per consentire ai fuoristrada dei cacciatori di percorrere i sentieri vietati di montagna, permettendo così alle doppiette di raggiungere persino gli ultimi angoli incontaminati dove la fauna aveva trovato un rifugio sicuro. È un attacco coordinato agli animali selvatici, già decimati da cambiamenti climatici, pesticidi, agricoltura intensiva, siccità e consumo di suolo”.

Fuoristrada di cacciatori tra mulattiere e percorsi finora protetti: per Zanoni un privilegio inaccettabile

Scelte che portrebbero quindi a danni irreparabili, al punto che Europa Verde promette battaglia su tutti i fronti e ad ogni costo: “Faremo ricorso alla Commissione Europea e mobiliteremo i cittadini italiani, che in schiacciante maggioranza rifiutano la violenza venatoria e sostengono la protezione degli animali. La biodiversità è un patrimonio collettivo, non è in vendita né tantomeno è proprietà di una minoranza armata. La fretta di Lollobrigida, che vuole approvare questa legge entro agosto prima dell’apertura della stagione venatoria, è la prova definitiva di un governo asservito agli interessi particolari e completamente disinteressato alla tutela dell’ambiente e della fauna. Europa Verde non resterà a guardare questo massacro annunciato”.