Aggredisce infermieri, agenti e una passante ma esce di cella dopo un mese. Subito espulso

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Viene scarcerato nonostante le molteplici pendenze di giustizia sul suo conto, tra cui varie aggressioni ai danni di un infermiere dell’ospedale San Bortolo e degli agenti di polizia locale. Ma, almeno, il passaggio di informazioni ritenute di pubblico interesse – vista la pericolosità conclamata del soggetto, un giovane africano di 25 anni – tra le diverse forze dell’ordine permette di “attenderlo” all’uscita della casa circondariale di Vicenza e prenderlo subito in consegna per avviarlo all’espulsione.

Una vicenda attinente alla sfera della cronaca che mette in evidenza aspetti contrastanti: da una parte il paradosso della liberazione di un malvivente che meno di un mese fa è stato protagonista – in attesa di giudizio – di atti di violenza in carcere, dall’altra, invece qui in positivo, la collaborazione e il “passaparola” tra diverse forze di polizia che ha permesso di sottrarre un soggetto definito come “pericoloso” alla vita di comunità.

Per capirne di più bisogna andare indietro a venerdì 26 gennaio, quando l’ufficio delle Volanti della Questura berica ha ricevuto un’informativa dal carcere di San Pio X, in cui si rendeva nota la rimessa a breve in libertà di un cittadino della Guinea, più volte arrestato nei mesi precedenti e salito alle cronache locali. A lui vengono attribuite aggressioni ad agenti di polizia locale di Vicenza, ad un infermiere del pronto soccorso del San Bortolo e, di recente, agli agenti di polizia penitenziaria di Vicenza.

Unica contromossa lecita, a quel punto, consisteva nell’attivare l’ufficio per l’Immigrazione, attivando così l’iter per avviare il guineano ad un centro di rimpatrio – si trova infatti già da sabato mattina in Sardegna, al Cpr di Macomer – in vista dell’allontanamento coatto dall’Italia del giovane della classe 1999, recidivo nel compiere reati nella città berica. Ed è stato così che un equipaggio delle Volanti ha atteso l’uscita dell’ex detenuto all’esterno del complesso penitenziario, trasportandolo in via Mazzini a Vicenza per poi avviare le pratiche di espulsione, concedendogli in pratica solo pochi secondi di libertà.

L’esterno del carcere San Pio X

In breve nella nota della Questura si snocciolano gli ultimi episodi che lo vedevano come protagonista in poche settimane di soggiorno a Vicenza dopo il suo arrivo, non è noto se dall’estero o da altra città italiana. Ai primi di dicembre 2023 l’arresto che ne era stata segnalata la condotta aggressiva tenuta nei confronti di avventori di un bar. In quel frangente, l’uomo si era opposto aggredendo con violenza gli agenti della polizia locale. Si era poi evidenziato per girovagare, nel pieno centro di Vicenza, a petto nudo, indossando solo una coperta.

Il 23 dicembre era stato accusato di molestie sessuali da una giovane in piena notte a Campo Marzo. Solo a questo punto è scattato l’ordine di custodia in cella, a fronte dell’accertata la pericolosità sociale. La misura è stata eseguita dalla Polizia di Stato il 29 dicembre, quanto lo stesso si rendeva responsabile anche di un’aggressione nei confronti di un infermiere nei locali ospedalieri. Da quella notte, e quindi per meno di un mese, aveva “pernottato” alla Casa circondariale “Del Papa” di Vicenza, fino a venerdì.

L’attività posta in essere evidenzia l’importante sinergia tra la Questura ed il Comando della Polizia Penitenziaria di Vicenza, al fine esaminare le posizioni di soggiorno dei detenuti presso il Carcere di Vicenza e provvedere con provvedimenti di espulsione al termine del periodo di detenzione, al fine di aumentare i livelli di sicurezza sul territorio”. Questo il commento del Questore della provincia di Vicenza, Dario Sallustio.