AIM Vicenza, approvato il bilancio 2018: “Miglior risultato di sempre per il Gruppo”

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Dopo il mancato accordo con Ascopiave e il rilancio dell’alleanza strategica con Agsm Verona, che prosegue il suo cammino e dovrebbe presto allargarsi anche ad un altro soggetto, AIM Vicenza si presenta sul mercato con la notizia dell’approvazione del Bilancio 2018. E i dati dell’esercizio parlano di performance che migliorano il budget previsto e che confermano gli andamenti del Piano industriale, rappresentando quindi il “miglior risultato di sempre per il Gruppo”.

Il valore della produzione ammonta a 282 milioni di euro (262 nel 2017); l’EBITDA raggiunge il valore di 58 milioni di euro rispetto ai 48 dell’esercizio precedente; l’utile netto supera i 14 milioni (14,2 nel 2018 e 8,9 nel 2017) dopo aver rilevato oltre 28 milioni di ammortamenti; 9 milioni di accantonamenti e 3,3 di imposte. Il valore dell’azione della società AIM, dal 2010 ad oggi, risulta aumentato del 28%.

La nota del Gruppo rileva che “nel corso del 2018, AIM ha conseguito un ulteriore consolidamento dei mezzi finanziari, a conferma di un virtuoso percorso di rilancio e rafforzamento che ha portato, negli ultimi anni, ad un miglioramento della posizione finanziaria netta che si attesta a -85 m€ (-110 m€ nel 2017)”. La multiutility vicentina mette in luce anche che “il percorso di crescita intrapreso si è sviluppato tenendo in considerazione il principio della sostenibilità declinato in tutte le sue dimensioni: ambientale, sociale ed economica, attraverso attività che rispondono ai 17 obiettivi dell’Agenda ONU, con particolare attenzione all’impatto che i servizi erogati dal Gruppo AIM hanno sul territorio nei riguardi della collettività, dei fornitori, delle risorse umana e della Proprietà”.

“Arriviamo alle sfide delle aggregazioni e delle alleanze forti di un bilancio AIM in salute e competitivo, virtuoso e ottimista. Un bilancio che racconta una Vicenza che non ha complessi di inferiorità nei confronti di nessun’altra municipalità. Una Vicenza ottimista e determinata che sa di poter scegliere da che parte stare e consapevole di essere strategica nello scacchiere delle multiutilities” – ha dichiarato il sindaco di Vicenza Francesco Rucco – “questo ci rende più sicuri e più liberi di scegliere il nostro futuro. Da azionista unico di AIM sento che il nostro passo ha accelerato, e in questo bilancio si legge tutta la freschezza e la voglia di cambiare di questa città. Il Piano per la Ricostruzione di Vicenza, quello che più arditamente avevamo chiamato il nostro Piano Marshall, cioè il programma per far uscire dal grigiore e dalla marginalità Vicenza è scritto anche nelle pagine del primo bilancio della nostra Amministrazione, il miglior bilancio di sempre di AIM, frutto del nostro coraggio, della nostra onestà, del nostro amore per Vicenza”.

“Sento di dover esprimere soddisfazione per questo bilancio – dichiara l’amministratore unico Gianfranco Vivian -, il primo dal mio arrivo in AIM Vicenza Spa, che evidenzia una continua e progressiva crescita, a conferma di un robusto trend di incremento patrimoniale e reddituale, nonché di un importante consolidamento finanziario. L’utile netto, poi, è la riprova di un ottimo lavoro svolto da tutte le Società del Gruppo, in fatto di redditività, investimenti e produttività, a testimonianza di una interessante offerta commerciale e di servizi in settori sia di utility che commerciali ad elevata competitività. Il Gruppo AIM guarda quindi con serenità alle prossime strategie di alleanze, in via di definizione, avendo piena coscienza di essere un’Azienda finanziariamente solida, competitiva e redditizia”.

Il bilancio di AIM arriva dopo che nei giorni scorsi HERA e Ascopiave avevano annunciato una partnership commerciale dando vita alla joint venture EstEnergy, il cui capitale sarà detenuto per il 52% dal gruppo bolognese e per il 48% dai trevigiani di Ascopiave
Agsm e AIM, con un comunicato congiunto, avevano risposto rilanciando un percorso autonomo di partnership destinato ad allargarsi ad atri soggetti. Le due società avevano fatto sapere di aver valutato una possibile integrazione con Ascopiave, che sarebbe saltata perché “le condizioni richieste dalla stessa non erano accettabili”. Le due società avevano quindi annunciato di aver dato mandato all’advisor Roland Berger “di individuare un partner industriale in grado di supportare il nostro disegno di crescita”. I risultati saranno presentati a fine giugno. Le due aziende, che dichiarano inoltre di voler assicurare la difesa degli attuali posti di lavoro, si candidano così a diventare il quarto polo industriale di rilievo su scala regionale del nord Italia (insieme ad IREN, A2A ed Hera).

Andrea Fasulo