Alla scoperta della “Vicetia” romana e medievale, sotto la Basilica: visite fino al 15 agosto

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In una parte sotterranea della Basilica Palladiana si possono ammirare reperti archeologici

C’era una volta una Vicenza medievale, in cui poche famiglie nobili – i Bissari, i Caldogno, i Porto, i Valmarana, i Trissino, su su nei secoli fino ai Da Romano e ai Maltraversi – si appropriavano dei resti di vestigia romane e vi costruivano sopra, fronteggiandosi per dominare la piazza della città. Con quella, si contendevano l’una con l’altra il potere che ne derivava sul territorio vicentino: dal Pasubio e le pendici dell’Altopiano fino alle vaste campagne a sud dei Berici. Da qualche settimana, dallo scorso sabato 1 luglio, è possibile visitare un’area che è un tassello fondamentale per capire la storia di “quella” Vicenza, che precorreva l’età aurea di Palladio: l’area archeologica Corte dei Bissari, nei sotterranei della Basilica Palladiana.

Lo spazio sarà accessibile fino al prossimo 15 agosto usufruendo di visite guidate condotte da archeologi. Le visite, per un minimo di 10 e un massimo di 25 persone, sono possibili solo su prenotazione il martedì e giovedì dalle 10 alle 12 (ultima visita alle 11.30), sabato e domenica dalle 10 alle 12 (ultima visita alle 11.30) e dalle 17 alle 20 (ultima visita alle 19.30). La durata del tour alla scoperta dei patrimonio archeologico rinvenuto sotto al monumento palladiano è di circa 30 minuti e il costo di 2 euro per gli adulti e di 1 euro per i minori di 18 anni; l’accesso è gratuito per gli accompagnatori di gruppi. Per prenotare le visite va contattata Ardea, associazione per la didattica museale: 3473938172, ardeaarcheo@gmail.com e athena_el@yahoo.it.  L’accesso all’area archeologica avviene dall’ingresso principale della Basilica palladiana su piazza dei Signori.
“Invito i cittadini – osserva il vicesindaco Jacopo Bulgarini d’Elci – a esplorare gli interrati che conservano i resti archeologici di Vicenza romana, riuscendo così a ricostruire la storia dell’edificio attraverso i secoli”. I visitatori potranno apprezzare non solo le strutture antiche conservate, ma anche una selezione dei materiali archeologici recuperati nel corso dello scavo, esposti in alcune vetrine dedicate rispettivamente all’età protostorica (VII-II secolo a.C.), alla prima romanizzazione (II-I secolo a.C.) e all’età romana e tardo-romana (I-V secolo d.C.). Una vetrina, posizionata in corrispondenza della ricostruzione della sepoltura longobarda, ospita una preziosa crocetta aurea. Il sito si presenta, pertanto, come un vero palinsesto della storia di Vicenza dalla fondazione dei Veneti antichi all’età rinascimentale, rivelandosi di particolare interesse per la ricostruzione urbanistica di un settore residenziale dell’antica Vicetia, all’epoca adiacente al Foro cittadino.
L’area archeologica ha un’estensione di 150 metri quadrati ed è dotata di passerella da cui si possono vedere reperti con inserti a pavimento in vetro trasparente che permettono di apprezzare quanto rimane della strada romana. Il percorso è arricchito da un apparato didattico essenziale articolato in titoli, sottotitoli e didascalie, anche in lingua inglese.
Informazioni sull’accesso alla Basilica palladiana: http://www.comune.vicenza.it/uffici/dipserv/cultur/musei/basilicapalladiana/