Alta velocità alta capacità, svelato il progetto da 800 milioni

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“Quella di oggi è una data importante. Il progetto preliminare del passaggio dell’alta velocità alta capacità prodotto da Rfi Italferr conferma Vicenza come nodo ferroviario strategico, consente il rilancio della mobilità regionale su ferro e assegna alla città opere viarie, ciclopedonali e la nuova linea del Tpl elettrico per un valore pari a 150 milioni di euro. Una cifra impensabile per le casse comunali che, ne sono certo, servirà a migliorare radicalmente il modo di raggiungere e spostarsi in città”.

Per il sindaco di Vicenza Achille Variati l’arrivo in Comune del voluminoso progetto formato da oltre 200 tavole sul passaggio cittadino dell’alta velocità alta capacità per 6,2 chilometri, dal bivio Vicenza fino a viale Risorgimento, rappresenta il giro di boa di un iter che, interrotto al Cipe nel 2006, è ripartito con vigore nel 2012 grazie all’impulso dato da Comune e Camera di commercio all’ipotesi della realizzazione dei nuovi binari in affiancamento alla linea storica.

Si tratta di un intervento del valore complessivo oggi stimato in 805 milioni di euro, di cui 662 per i lavori, compresi i 150 destinati alla viabilità cittadina e alla nuova linea di tpl elettrica.

Dopo aver ricordato i passaggi che hanno portato alla definizione di questo progetto preliminare, che considera anche le recenti raccomandazioni dell’Unesco, il sindaco ha descritto i contenuti del documento, già disponibili nel sito del Comune. Il progetto dettaglia, tra l’altro, il modello di esercizio ferroviario, lo studio idraulico, il tracciato, la fermata regionale e per eventi in Fiera, gli espropri di 21 edifici, gli studi acustico e vibrazionale, le interferenze con i sottoservizi, lo stoccaggio dei materiali di risulta, la cantierizzazione, lo studio archeologico e la riqualificazione dell’area della stazione di viale Roma.

L’assessore alla progettazione e sostenibilità urbana Antonio Dalla Pozza che – come ha detto Variati – “ha seguito passo passo la definizione della progettazione preliminare curata da Rfi Italferr”, evidenzia, ripercorrendo il tracciato, le molte novità che saranno introdotte con l’alta velocità nella viabilità cittadina da ovest fino a est, ovvero lungo l’asse attraversato dal filobus. “Un filobus – ha precisato Dalla Pozza – che, recependo anche una delle raccomandazioni di Unesco, ha perso il filo. Infatti, in sintonia con le più avanzate tecnologie green utilizzate in Europa, esso sarà costituito da mezzi elettrici lunghi 18 metri che in 20 minuti viaggeranno in sede propria per 12 chilometri dalla stazione della Fiera fino a viale Serenissima, ricaricandosi ad ogni fermata, oltre che ai capolinea e nel deposito notturno”.

L’assessore Dalla Pozza ha quindi messo in evidenza come il progetto preliminare abbia fatto proprie le raccomandazioni del consiglio comunale di risparmiare il più possibile suolo, ad esempio nell’area verde dietro San Felice, di favorire i collegamenti ciclopedonali, come nella soluzione aerea dell’attraversamento di via Maganza, per il quale è stata comunque studiata anche l’opzione del tunnel, di riqualificare l’intera area della stazione di viale Roma. “La stazione – ha detto l’assessore Dalla Pozza – è stata completamente rivista nella direzione dell’eliminazione degli attuali edifici e della valorizzazione del verde e dell’intermodalità per pedoni, biciclette, autobus e mezzi privati”.

Quanto ai tempi di approvazione del progetto preliminare, Variati ha annunciato il suo passaggio in consiglio comunale entro Natale, mentre la durata dell’intero iter è stato stimato di 240 giorni. Poi toccherà alla progettazione definitiva ed esecutiva e, quindi, al via ai lavori che riguarderanno prima le opere di viabilità cittadina e dovrebbero durare circa 6 anni.