A 93 anni sale sul ciliegio, il ramo si spezza e cade. Trovato morto a distanza di giorni

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Nell'immagine Carlo Maruzzo durante un servizio filmato della Diocesi di Vicenza, in vista della beatificazione del fratello

Alla veneranda età di 93 anni era ancora capace di salire su un albero di ciliegio per raccoglierne i prelibati piccoli frutti, visto il buon stato di salute generale di cui godeva. Un ramo, però, si sarebbe spezzato, causando la caduta di Carlo Maruzzo, fratello maggiore del missionario padre Tullio proclamato “beato” da Papa Francesco. Per l’anziano di Arcugnano l’impatto con il suolo si è rivelato letale: è morto così, vicino a casa, nella frazione di Lapio, con la triste constatazione che il suo corpo è stato ritrovato a distanza di alcuni giorni dal verificarsi dell’incidente rurale.

La vicenda viene raccontata dal Giornale di Vicenza nell’edizione odierna. Il ritrovamento del cadavere del pensionato, che viveva solo, è avvenuto nel corso della giornata di lunedì nella zona a prevalenza collinare, dopo che un parente si era recato a trovarlo. La morte risalirebbe alla settimana precedente. Cordoglio sui Colli Berici e in particolare nella comunità di Lapio, dove i fratelli Maruzzo sono molto conosciuti.

Il più anziano di quattro fratelli, di cui due gemelli ed entrambi sacerdoti, Carlo Maruzzo nell’ottobre 2018 aveva partecipato alle cerimonie per la beatificazione del francescano padre Tullio (Marcello era il nome reale di battesimo), trucidato in Guatemala nel 1981 a soli 52 anni.

Ad occuparsi delle indagini i carabinieri della stazione locale di Brendola