Arsenale di vecchi fucili e pistole da rottamare avviati allo smaltimento dalla Questura

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Oltre un centinaio i fucili distrutti

Un deposito di quasi 150 armi, risultato della “raccolta” in Questura di Vicenza solo nel corso dell’anno 2023, sono stati avviati alla distruzione definitiva nei giorni scorsi, al fine di liberare spazio utile nel magazzino di viale Mazzini. Una pratica periodica ma ordinaria, che in questa occasione ha portato allo smaltimento presso una struttura autorizzata (di Padova) di 112 fucili e 30 pistole.

Non si tratta, come verrebbe da pensare di primo acchito, di armi provenienti da sequestri nelle azioni di polizia da parte di Volanti o Squadra Mobile, ma per lo più di oggetti lasciati da persone decedute di cui i familiari non hanno inteso farsene carico, oppure di armi da sparo dismesse e quindi consegnate in Questura come prevedono le norme.

In questi casi si tratta di una vera e propria rottamazione, di pistole e fucili prima detenuti regolarmente da cittadini vicentini in casa. In buona parte armi da caccia utilizzati per la pratica venatoria, con alcuni fucili quasi d’epoca ad uno sguardo attento all’immagine resa nota dalla Questura prima dell’invio a Padova, e in altri per la difesa personale. Sorprende il numero di queste armi, raccolte e archiviate nell’arco di appena 12 mesi: praticamente uno quasi ogni due giorni.

La cassa contenente le pistole

Magari, qualche “ferro”, avrebbe potuto suscitare l’interesse di qualche collezionista del settore. Ma anche di qualche altro malintenzionato. Della fase di distruzione si è occupato l’Esercito Italiano.